Influenza, boom di contagi in Campania: allarme per i bambini

Influenza, boom di contagi in Campania: allarme per i bambini
di Ettore Mautone
Mercoledì 3 Gennaio 2018, 11:08
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Influenza, brusco aumento dei casi registrati in Campania. Un picco alimentato soprattutto dalle fasce d'età pediatriche. La curva di sviluppo delle sindromi influenzali continua la sua ascesa in tutta Italia dopo aver superato, a fine dicembre, il giro di boa del valore soglia di 2,57 casi per mille assistiti (che segna la svolta per l'inizio del periodo epidemico vero e proprio). In Campania se per gli adulti e gli anziani non si registrano ancora particolari punte epidemiche (anche grazie alla maggiore aderenza alla campagna vaccinale conclusa il 31 dicembre) a preoccupare è la situazione sul fronte pediatrico. Secondo i dati della rete Influnet, al di sotto dei cinque anni si osserva un'incidenza molto alta, superiore a quella delle medie stagionali (che ha raggiunto i 18,9 casi per mille assistiti) con afflussi record nei reparti pediatrici. In notevole aumento (con un'incidenza stimata pari a 12,6 casi per mille) anche le visite per i ragazzini tra 5 e 14 anni, con decine di richieste di interventi domiciliari e in ospedale.
Il numero di casi pediatrici stimati in questa settimana supera il migliaio, per un totale, dall'inizio della sorveglianza, di oltre 100mila casi.

Ad andare in crisi sono tutti i reparti pediatrici degli ospedali. Un flusso che termina nell'imbuto del Santobono competente per i codici gialli e verdi (a maggiore gravità) su tutta l'area regionale. Nel polo pediatrico del Vomero sono attualmente più di 100 i bambini ricoverati a causa di sintomi legati all'influenza. In alcuni reparti è stata ridotta l'attività ordinaria per fare posto a un maggior numero di letti mentre al pronto soccorso sono stati individuati spazi aggiuntivi in cui tenere sotto controllo per almeno 24 ore i casi a rischio. «La situazione in ospedale è abbastanza complicata - spiega il direttore sanitario aziendale del Santobono Rodolfo Conenna - registriamo un picco molto intenso, in anticipo rispetto agli andamenti stagionali. Evidentemente, a scuole ancora chiuse, hanno inciso le riunioni di famiglia a cui i bambini non si sono potuti sottrarre». Al picco del Santobono corrisponde l'iperafflusso alla guardia medica pediatrica dell'Annunziata. Qui oltre ai 18 posti sempre pieni dell'unico reparto di pediatria rimasto, si registrano centinaia di richieste di soccorso. «Il primo giorno dell'anno in 24 ore sono state effettuate 161 visite ambulatoriali di guardia medica pediatrica - avverte Ernesto Esposito, responsabile Smi della Asl Napoli 1 - 259 se si contano le 134 della notte di Capodanno. Sei neonati sono stati trasferiti al Santobono».

 

«Quest'anno si è avuto un incremento della copertura vaccinale antiinfluenzale, soprattutto tra gli anziani e tra i pazienti con patologie cronico degenerative - aggiunge Saverio Annunziata, medico di famiglia del Sumai - e, a differenza degli altri anni, la popolazione target ha manifestato una maggiore predisposizione alla prevenzione frutto di una buona campagna promozionale negli studi medici e sugli organi di stampa. Per questo adulti e anziani sono meno colpiti degli altri anni. Le chiamate allo studio del medico di famiglia e le richieste di domiciliari iniziano però ad essere numerose». «In realtà l'influenza stagionale non ha ancora colpito - concludono Luigi Sparano e Corrado Calamaro della Fimmg - sono infatti in molti a credere che il virus influenzale abbia già fatto il proprio corso a Natale. Molti pazienti sono stati colpiti da leggere tracheiti e banali raffreddori. Il picco influenzale non ha neanche iniziato a colpire. È un grave errore pensare di averla scampata e abbassare la guardia. Consigliamo di evitare gli sbalzi di temperatura, di evitare luoghi affollati e attività stressanti che abbassano le difese immunitarie».
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