Lo affermano, in una nota, Federazione nazionale della Stampa italiana, Sindacato unitario giornalisti Campania e Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. «L'attacco ai colleghi di Fanpage - proseguono - rientra in uno schema ormai consolidato messo in atto da tutte le forze politiche, pronte a difendere la libertà di stampa solo se le inchieste riguardano gli avversari politici e a scatenare l'inferno quando a finire nel mirino sono i loro sodali.
Una situazione indegna di un Paese civile e che spiega la ragione per la quale, al di là delle dichiarazioni ufficiali, nella legislatura appena conclusa sono state fatte decadere tutte le proposte di legge dirette a cancellare il carcere per i cronisti e a contrastare le «querele bavaglio». La politica, in modo assolutamente trasversale, sogna una stampa asservita e cittadini sempre meno informati da trattare come sudditi»