Risale a quindici giorni fa l'allarme dell'Asia con una lettera al Comune in cui spiegava che dalle «note criticità nel conferimento presso gli Stir» di Giugliano, Caivano e Tufino si stava arrivando alla paralisi visto che già allora c'erano «30 automezzi pieni presso i nostri autoparchi e 21 in attesa. La situazione già sta creando disservizi e si rischia il blocco». Il Comune ci ha messo nove giorni per trovare una soluzione autorizzando l'Asia ad aprire un sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti in via nuova delle Brecce 175 «per 60 giorni». Ne sono passati altri cinque prima di affrontare la questione in modo strutturale.
Il problema nasce dal fermo per manutenzione di una linea del termovalorizzatore di Acerra, mentre si registrava un guasto a Tufino e problemi a Giugliano. Ieri Vincenzo De Luca ha ammesso: «La situazione dei rifiuti a Napoli mi preoccupa. Dobbiamo ricordarci sempre che l'emergenza è dietro l'angolo. Per evitare problemi dobbiamo correre sulla raccolta differenziata da incrementare in città dove siamo bloccati su percentuali degli anni passati e realizzare gli impianti di compostaggio, per i quali la Regione ha destinato oltre 100 milioni, per evitare le emergenze e risparmiare i soldi dell'invio in altri territori».
Una sollecitazione negata da Luigi de Magistris: «Non c'è emergenza ma solo sofferenza che nasce dalla precarietà come in tanti altri settori - la sua dichiarazione di ieri - Le istituzioni stanno lavorando tutte insieme». La novità, forse, è proprio questa: la collaborazione istituzionale. Già ieri c'è stata una riunione tecnica negli uffici della Regione con i rappresentanti di Città metropolitana, Asia, Sapna e A2A Ambiente per trovare una rapida soluzione alla crisi. «Diciamo che la Regione viene in aiuto della città di Napoli con un piano di evacuazione - dice il vicepresidente regionale Fulvio Bonavitacola - Abbiamo reso disponibile una quota dei flussi in evacuazione dal sito ecoballe di Ponte Riccio, sostituendola con i rifiuti in uscita dallo Stir di Caivano. Per dieci giorni, 200 tonnellate di rifiuti di Napoli saranno trasferite al posto delle ecoballe fino al ritorno in piena funzione del termovalorizzatore di Acerra. Speriamo che la collaborazione con il Comune continui per incrementare la raccolta differenziata e realizzare gli impianti di compostaggio». «Non solo sarà garantita la raccolta ordinaria dei rifiuti ma, in pochi giorni saranno anche smaltiti i rifiuti rimasti a terra - spiega in una nota Palazzo San Giacomo - Abbiamo attivato canali alternativi di smaltimento della frazione secca dagli Stir. Ciò consentirà, anche grazie alla collaborazione istituzionale con la Regione Campania, di garantire, da giovedì, la raccolta ordinaria e di recuperare in pochi giorni i rifiuti ancora a terra»
«Preoccupazione per il ritorno dei cumuli in strada in centro e nelle periferie» è espressa dal vicepresidente della Camera Mara Carfagna. «De Magistris faccia chiarezza - dice - perché già solo vedere rifiuti non raccolti rievoca lo spettro di una brutta stagione che non deve più ripetersi». «Sottovalutare i numerosi segnali di quella che appare una nuova emergenza rifiuti oramai alle porte sarebbe davvero imperdonabile» dice il capogruppo regionale di Fi, Armando Cesaro. Il consigliere regionale Francesco Moxedano paventa il riutilizzo della discarica di Chiaiano da parte del Comune, ricevendo una dura smentita dal vicesindaco Raffaele Del Giudice: «Parole prive di ogni fondamento». I Verdi tornano a insistere, con Francesco Emilio Borrelli, sulla necessità di realizzare i siti di compostaggio. Mentre Valeria Valente mette sotto accusa de Magistris: «Si riapre una delle ferite più tristi per Napoli - dice la senatrice Pd - in questi anni il sindaco ha raccontato che tutto era stato risolto. Purtroppo nulla è stato fatto. Nonostante i proclami, Napoli resta la zavorra della Campania ferma al 30% di raccolta differenziata. Il sindaco si è assunto i meriti dell'uscita da quella crisi invece ha solo provveduto a portare i rifiuti fuori dalla regione».