Duplice omicidio a Ponticelli, rinviato a giudizio Antonio Pipolo: uccise operaio per errore

La confessione choc dell'assassino: «Ho ucciso Esposito perché, la sera prima, aveva mandato dei killer dei Quartieri per ammazzarmi»

Il luogo del delitto a Ponticelli
Il luogo del delitto a Ponticelli
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Venerdì 19 Maggio 2023, 11:31 - Ultimo agg. 11:55
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Sarà la terza corte di assise del Tribunale di Napoli a giudicare il presunto killer Antonio Pipolo, ritenuto responsabile di un duplice omicidio consumato lo scorso luglio a Ponticelli.

Il gup Anna Tirone ha accolto la richiesta della Procura di Napoli guidata da Rosa Volpe e ha disposto il rinvio a giudizio a carico del killer reo confesso, ritenuto responsabile dell'omicidio del presunto boss emergente di Ponticelli Carlo Esposito e di un operaio manutentore Antimo Imperatore, colpito a morte pur essendo estraneo alle dinamiche criminali, mentre era intento ad aggiustare una veranda in casa di Esposito. Una vicenda nella quale sono costituiti parte civile i parenti di Imperatore, assistiti dall'avvocato Alessandro Motta, ma anche i legali del Comune di Napoli. 

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Il processo avrà inizio il prossimo 10 luglio.

Decisiva la confessione in aula del presunto assassino: «Ho ucciso Carlo Esposito perché, la sera prima, aveva mandato dei killer dei Quartieri per ammazzarmi. Dopo aver eluso la sorveglianza, sono entrato in casa sua e ho fatto fuoco. Poi ho visto l'operaio e mi sono impressionato: stava aggiustando la veranda, abbassò la mano verso l'inguine - probabilmente per paura -, decisi di sparargli e ucciderlo. Ma è ovvio che quell'uomo non c'entrasse niente, quando lo capii era troppo tardi».

Inchiesta condotta dai pm della Dda di Napoli, ora gli atti in terza assise.  

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