Centrale del 118 intitolata a Buffardi e Perniciaro. «Ma mancano sei ambulanze»

Centrale del 118 intitolata a Buffardi e Perniciaro. «Ma mancano sei ambulanze»
di Melina Chiapparino
Giovedì 15 Novembre 2018, 17:54
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Più di 2.500 telefonate al giorno, oltre 170 interventi effettivi sul territorio di Napoli e una quantità di codici rossi che rappresenta il 12 per cento sul totale dell’assistenza. Con questi numeri si è inaugurata oggi la centrale operativa del 118 all’interno degli spazi dell’Ospedale del Mare intitolati, con una cerimonia ufficiale, a Gianfranco Buffardi e Angelo Perniciaro, due medici dediti al comparto dell'emergenza.

Se è vero che da oltre un anno la struttura di Ponticelli accoglie il servizio del 118, è pur vero che da circa un mese si è completato l'allestimento di tutte le attività ad esso connesse, incluso il trasferimento dell’autoparco precedentemente in funzione presso l'ospedale San Gennaro. La targa dunque è stata come un inizio ufficiale da dedicare a tutti gli operatori del servizio a cominciare da Buffardi che è stato il primo medico a organizzare la centrale operativa a Napoli.

«Adesso la rete IMA per l'assistenza high tech in caso di infarto è attiva al cento per cento - ha annunciato Giuseppe Galano direttore della centrale operativa 118 - applicheremo la refertazione remota e la teletrasmissione dell'elettrocardiogramma ad una centrale di Cardiologia per agire ancora più velocemente su tempi di trasporto e strutture dove trasportare i pazienti». La targa apposta nei locali della centrale del 118 per ricordare la memoria «di due grandi medici fondatori del servizio di emergenza, vuole anche essere simbolicamente un tributo per tutti gli operatori del 118 che ogni giorno garantiscono l'assistenza» ha sottolineato Galano durante la cerimonia a cui ha preso parte anche Don Luigi Castiello, cappellano dell’Ospedale del Mare che ha benedetto locali e personale sanitario.

Attualmente il servizio è dotato di 19 postazioni per le ambulanze delle quali 2 escluse dal circuito cittadino, a Capri e presso stazione Garibaldi, di queste 14 restano operative anche di notte ma non basta. «Abbiamo la necessità di adeguarci agli standard nazionali con la messa a disposizione di più risorse sua come mezzi che come personale - conclude Galano- ci vorrebbero altre 6 ambulanze con i sanitari ed è questo che chiediamo all’Asl per rendere ancora più efficiente il 118». 
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