La Caremar passa ad Aponte e a D'Abundo: la navigazione nel Golfo gestita solo dai privati

La Caremar passa ad Aponte e a D'Abundo: la navigazione nel Golfo gestita solo dai privati
di Antonino Pane
Venerdì 17 Luglio 2015, 08:50 - Ultimo agg. 09:05
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È Roberto Liguori il presidente e l'amministratore delegato della nuova Caremar. È stato nominato ieri a conclusione dell'iter di privatizzazione della compagnia pubblica passata definitivamente nelle mani del gruppo Aponte (attraverso la capofila Snav), e del gruppo D'Abundo (attraverso la Rifin). Liguori, ex direttore generale della compagnia pubblica, è stato scelto per la sua competenza nel settore: un uomo che ha sempre creduto nelle potenzialità di questa compagnia costretta negli ultimi anni a tirare la cinghia oltre ogni più pessimistica previsione. Nel consiglio di amministrazione sono stati nominati anche Vincenzo Ponti (per Snav) e Franco Ceci (per Rifin) mentre nell'assemblea dei soci siederanno il comandante Raffaele Aiello ad di Snav, e la signora Donatella Rizzo, presidente di Rifin.



L'acquisizione è avvenuta sulla base del bando di gara: non hanno avuto effetti sostanziali le richieste di revisione avanzate dagli armatori privati visto il lungo periodo di tempo trascorso tra la gara e l'affidamento e, soprattutto, lo stato dei mezzi, alcuni dei quali ridotti malissimo. L'acquisizione è avvenuta per 6 milioni e un euro; la Regione si è impegnata a versare 10 milioni per nove anni; una cifra tutto sommato contenuta se si considera il fatto che con la Caremar pubblica sborsava 20 milioni all'anno.



«Lavoreremo tanto - ha detto la signora Donatella Rizzo - perché abbiamo come obiettivo riportare la Caremar al suo antico splendore. Siamo in sintonia totale con la Snav e siamo sicuri che centreremo il nostro obiettivo in poco tempo».



Caremar significa traghetti e mezzi veloci, significa orari e rotte privilegiate proprio per il ruolo pubblico svolto dalla compagnia fin dalla sua nascita, dalle ceneri della indimenticata Span. Napoli-Capri, Napoli-Ischia, Napoli-Procida-Ischia, Pozzuoli-Ischia, Sorrento-Capri: insomma tutti i collegamenti tra isole e terraferma nel Golfo hanno avuto come riferimento pubblico sempre la Caremar.



La privatizzazione della Caremar arriva in un momento particolarmente difficile per i collegamenti marittimi nel Golfo e soprattutto per le linee tracciate dall'ex assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella. Proprio ieri, infatti, il Tar Campania ha bloccato anche l'ultimo tentativo fatto da Vetrella per arrivare a mettere in gara i collegamenti marittimi. Anche questo provvedimento del Tar in pratica aderisce alla linea Ue che non vuole intromissioni pubbliche dove i servizi privati funzionano. La sentenza della prima sezione, in pratica, sospende gli effetti di una delibera della giunta regionale proposta da Vetrella e impugnata da tutte le compagnie private che operano nel Golfo che riapriva, in sostanza, la questione gare, dopo che già i giudici amministrativi avevano bloccato altri provvedimenti pubblici orientati nella stessa direzione.



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