Detenuto ingoia cellulare, i sindacati: «Meglio mettere in cella telefoni fissi»

Detenuto ingoia cellulare, i sindacati: «Meglio mettere in cella telefoni fissi»
Lunedì 21 Gennaio 2019, 16:28 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 07:05
1 Minuto di Lettura
«Sarà pure una “storia limite” quella del detenuto del carcere di Poggioreale, a Napoli, che ha ingoiato un telefonino cellulare e lo ha conservato nello stomaco per circa un mese, ma invece la storia dell’alto numero di telefonini che il personale di Polizia Penitenziaria trova nelle celle è tutt’altro che eccezionale». Lo riferisce Il segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo secondo cui se non si è in grado di stroncare questo fenomeno tante varrebbe seguire l’esempio della Francia che ha deciso di installare telefoni fissi nelle celle delle carceri francesi.

«Da noi, secondo i dati più aggiornati al 2017, è di 937 il numero totale di cellulari e sim ritrovati nei 190 istituti italiani. Quasi due per ogni carcere. Con un aumento del 58,22 per cento rispetto al 2016 (quando i cellulari e/o sim rinvenuti furono 426). Numeri che purtroppo non indicano fedelmente la situazione. Questo significa – aggiunge – che per i capi delle organizzazioni criminali è una consuetudine diffusa impartire ordini con i telefonini. Siamo di fronte all’ennesima situazione di totale insicurezza degli istituti penitenziari italiani».
© RIPRODUZIONE RISERVATA