Anm riduce i costi dal 37 al 20%: cento tabaccai tagliano i biglietti

Anm riduce i costi dal 37 al 20%: cento tabaccai tagliano i biglietti
di Pierluigi Frattasi
Mercoledì 19 Settembre 2018, 09:26
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Tagliate le percentuali sui ticket di viaggio dell'Anm, i giornalai di Napoli scendono sul piede di guerra. Stop alla vendita dei biglietti nelle edicole in segno di protesta contro l'abbassamento dell'aggio dal 3,5 al 3 per cento. «Abbiamo chiesto ai nostri affiliati di non rilasciare più i titoli spiega Aldo Esposito, segretario provinciale del Sinagi (sindacato nazionale giornalai d'Italia) - Sono circa un centinaio le edicole che hanno già aderito a questa forma di lotta, soprattutto al Vomero e al centro storico. Ma non mancano i casi anche in provincia, da Marano a Mugnano». In agitazione anche i tabaccai. Nei giorni scorsi avevano manifestato il proprio dissenso contro la riduzione degli aggi anche Fenagi (Federazione Nazionale Giornalai) e AssoTabaccai, associazioni collegate a Confesercenti Napoli. La questione è al centro di un tavolo al Comune di Napoli, che vede coinvolti anche il Consorzio Unico Campania, la società Giraservice, che gestisce la distribuzione dei ticket per conto del Consorzio, l'Anm e le associazioni di categoria. Un incontro è fissato per domani pomeriggio a Palazzo San Giacomo. Il tutto, mentre nel 2019 è previsto l'aumento del biglietto corsa singola di Anm da 1,10 a 1,30 euro, come da piano industriale.

La stangata sull'aggio è partita il primo settembre. Gli edicolanti comprano i blocchetti da 250 biglietti pagandoli in anticipo. «Con un aggio del 3% - riprende Esposito spendiamo 266,75 euro per una risma, per incassarne 275,con un utile di 8,25 euro. Si tratta più di un servizio che offriamo all'utenza, perchè il ritorno economico è minimo.
 
Ci stupisce, però, che mentre da un lato si applica una diminuzione dell'aggio per i rivenditori, dall'altro si spinge per la vendita diretta a bordo al costo maggiorato di 1,50 euro, con un aumento in sostanza del 37%, cosa che penalizza fortemente l'utenza. Attualmente molte edicole compresa la mia, che finora staccava 3mila biglietti al mese - non stanno vendendo i titoli di viaggio in attesa che i vertici del Consorzio Unico Campania, Giraservice e l'Anm si incontrino per discutere sulle motivazioni della riduzione dell'aggio e trovino una soluzione». Al momento, insomma, in città, i biglietti da 1,10 si trovano tral'altro ancora alle macchinette, agli Anm Point del metrò e degli stazionamenti, nonché nelle rivendite che non hanno aderito alla protesta. «Piuttosto che tagliare gli aggi o aumentare i prezzi dei ticket attacca Nino Simeone, presidente commissione Trasporti forse sarebbe opportuno aumentare invece i servizi erogati. Portare l'aggio al 3% significa affamare gli edicolanti».
IL CONSORZIO
«Non siamo noi a determinare la misura dell'aggio chiarisce Gaetano Ratto, presidente del Consorzio Unico Campania perché la distribuzione e il settore commerciale sono stati affidati con gara pubblica. Il Comune si è fatto parte attiva nella vertenza che coinvolge imprese private - distributore e associazioni di edicolanti e tabaccai - e noi parteciperemo al tavolo con responsabilità. Auspichiamo che ci sia una composizione delle criticità perché siamo interessati a che i biglietti si vendano».
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