Ischia, è già finita la solidarietà post-sisma: «Doppi turni? Fateveli voi»

Ischia, è già finita la solidarietà post-sisma: «Doppi turni? Fateveli voi»
di Massimo Zivelli
Giovedì 23 Novembre 2017, 08:54 - Ultimo agg. 09:52
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ISCHIA - Solidarietà dimezzata per alunni e studenti del post terremoto. Per loro niente più alternanza nell'uso delle classi dove sono ospitati, ma solo turni pomeridiani. Lo hanno deciso i dirigenti delle scuole del Comune di Ischia che ospitano bambini e ragazzi degli istituti di Casamicciola danneggiati dal sisma del 21 agosto. Il provvedimento dovrebbe scattare a partire da gennaio, dopo la pausa natalizia, ma subito si fa sentire la protesta, dura, dei genitori di quelli che si sentono considerati «studenti di serie B». Nel mirino ci sono «ritardi amministrativi e decisionali» del Comune di Casamicciola e della Città Metropolitana, come si legge in un documento ufficiale approvato dai dirigenti scolastici di Ischia e ratificato - ma senza altra scelta possibile - da quelli di Casamicciola. Questo mentre continua l'occupazione, da parte degli studenti del tecnico Mattei di Casamicciola, della sede messa loro a disposizione dal Comune di Lacco Ameno: in questo caso la protesta è contro i ritardi della ex Provincia nell'avvio dei lavori di messa in sicurezza della loro scuola, che si trova ai margini della zona rossa. Insomma tutti contro tutti, alla faccia dello spirito di solidarietà e delle promesse di reciproco sostegno sbandierati all'indomani del terremoto che aveva fatto danni solo in una parte dell'isola.

Martedì sera la riunione che si è conclusa con il documento redatto e firmato dalle dirigenti del I e II circolo didattico di Ischia, Rossetti e Gentile, dalla preside della scuola media Scotti, Lucia Monti, dalla dirigente dell'istituto comprensivo Ibsen di Casamicciola, professoressa Allocca e dai presidenti dei consigli di circolo di Ischia e Casamicciola. «Il Comune di Casamicciola non è in grado di comunicare neppure una data presunta di riconsegna delle strutture scolastiche di sua competenza che dovranno essere sottoposte ad interventi di riqualificazione; e quindi, pu volendo riaffermare la solidarietà agli alunni delle primarie e delle medie di Casamicciola, superata la fase dell'emergenza non possiamo più garantire l'alternanza sui doppi turni», si legge nel verbale approvato da tutti.
 
Una messa in mora che trova dall'altra parte un muro di gomma, perché gli amministratori della cittadina danneggiata tentennano sulla scelta di autorizzare strutture prefabbricate: queste risolverebbero in tempi brevi la sistemazione degli studenti di medie ed elementari, ma dall'altra parte porterebbero a rallentare l'avvio del risanamento delle strutture scolastiche danneggiate. Dal canto suo la Città metropolitana, attraverso il vice sindaco Salvatore Pace, risponde all'attacco sui ritardi rivelando un clamoroso retroscena: il ministero dell'Istruzione avrebbe perso le schede tecniche e finanziarie inviate dall'ex Provincia tramite posta certificata per pianificare gli interventi. A un primo invio, in data 9 ottobre - dice Pace - ne ha fatto seguito un altro il 25 ottobre, su richiesta del Miur. E ieri le schede sono state inviate per la terza volta.

In mezzo a tanta confusione, le polemiche sembrano inevitabili. «Se le istituzioni scolastiche e comunali di Ischia vogliono soillecitare il sindaco di Casamicciola a decidere finalmente quale strada intraprendere e quali atti porre in essere, non si può tollerare che ciò avvenga sulla pelle dei bambini di Casamicciola», tuona Annalisa Iaccarino, una delle rappresentanti del comitato degli sfollari, che si dice pronta «a organizzare l'occupazione delle scuole del comune di Ischia, nel caso non si riveda la decisione». La Iaccarino si rivolge direttamente al sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, invitandolo a «regolare i conti in sospeso direttamente con il suo collega di Casamicciola, senza mettere in mezzo i bambini e le famiglie». E la protesta dilaga anche sui social. Ci sono genitori che minacciano di ritirare i propri figli dalla scuola per quest'anno e quelli che invitano tutti gli altri affinchè quando si celebrerà proprio a Casamicciola, in segno di solidarietà, la giornata natalizia organizzata dall'Unicef di Napoli, impediscano ai propri figli di essere in piazza assieme a tutti gli altri bambini dell'isola.

Ovviamente la persistenza dei doppi turni comporta grossi squilibri all'interno della gestione anche familiare. Si parte dal problema dei trasporti scolastici, a tutta l'economia delle attività pomeridiane di associazioni e strutture sportive, culturali e della ricreazione. Tutte energie che adesso sono al palo, e con esse migliaia di ragazzi e bambini. Tensioni pronte a scoppiare anche negli alberghi che ospitano centinaia di famiglie di sfollati. Da un lato è ormai esasperato chi non può rientrare nella propria abitazione e non sa quando lo potrà fare. Dall'altro ci sono i proprietari delle strutture che dal 21 agosto non hanno ancora percepito un centesimo e che, con i ritardi che si stanno verificando su tutti i fronti, iniziano anche a temere per la prossima stagione turistica.

 
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