Stadio del remo sul lungomare: ​torna la magia della Lysistrata

Stadio del remo sul lungomare: torna la magia della Lysistrata
di Gianluca Agata
Domenica 21 Ottobre 2018, 09:00
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Lo stadio del Remo di via Caracciolo vestito a festa. Un 21 di ottobre di sole quasi estivo non è cosa da tutti i giorni. E allora la Lysistrata 2018, la più antica competizione remiera italiana, seconda in Europa soltanto alla Coppa del Re di Inghilterra, ha deciso di fare le cose in grande con una organizzazione da record a cura del Circolo del Remo e della Vela Italia.

A partire dalle 9 il lungomare partenopeo terrà a battesimo quattordici regate e l'ultima, la Lysistrata, prevista intorno alle 11.30, vedrà alla partenza ben undici equipaggi sulla stessa linea di partenza. Una cosa mai vista, nemmeno nell'anno del centenario del sodalizio rossoblù che ospita la coppa in bella mostra. Lysistrata dei record, dunque, con bella soddisfazione del magnate dell'editoria newyorkese Gordon Bennet junior che nel 1909 donò questo splendido trofeo al Reale Circolo Canottieri Italia. La Coppa prese il nome dallo yacht personale di Bennet, il Lysistrate, caposquadriglia della flotta del ricco armatore, dalla tipica linea di un piroscafo a vapore, con un imponente fumaiolo. Lysistrata, un personaggio femminile antico, una donna che prometteva amore e chiedeva pace. Ma non ci sarà pace in mare. L'acqua di via Caracciolo ribollirà per la sfida delle undici 8 yole, antiche imbarcazioni completamente in legno nate per solcare il mare. Pippo Dalla Vecchia, già presidente del Savoia, diceva della regata di canottaggio: «Per me è come il Palio di Siena. Vietato arrivare secondi. Altrimenti finisci l'anno con un groppo in gola». Il Savoia ne ha vinte quattro di fila, dal 2012 al 2015, dopo oltre trent'anni di astinenza. Le ultime due sono andate all'Italia.
 
Cinque i circoli napoletani in acqua. Canottieri Napoli, Circolo Italia, Posillipo, Savoia, Ilva Bagnoli. La sfida tra di loro è più sentita. Italia campione in carica ma è la Canottieri Napoli che annovera 28 trofei in bacheca a farla da padrona. Ma non solo Napoli. All'allineamento quest'anno anche per l'armo del Saturnia, con Sfiligoi e Morganti recenti campioni del mondo di coastal rowing, ed il timoniere Wiesenfeld bronzo ai mondiali under 23 in 4 con. E ancora la Pro Monopoli, il Cus Bari, la Canottieri Palermo, il Moltrasio ed i rumeni dello Steaua Bucarest. Favorito il Savoia, ma in acqua non si sa mai. Basta un'onda anomala oppure un po' di corrente su una corsia anziché su di un'altra che tutto cambia.

Quattordici le regate previste. Si comincerà alle 9 con un inedito: la Coppa Virtute felix, sfida match race tra Campania e Lombardia, due storiche potenze del remo italiano, che traduce l'intento di promuovere i più alti valori del canottaggio forieri di virtù felici. La Coppa, nata nel 2018 sulla scia della lunga tradizione remiera delle due regioni, mira a rafforzare una collaborazione che affonda le sue radici nelle prime spedizioni olimpiche italiane. E la Campania schiera pezzi da 90 come i Senior Vincenzo Abbagnale e Giuseppe Abagnale, gli junior Leonardo Apuzzo e Aniello Sabatino, i master Aldo Tramontano e Raffaele Mautone, i ragazzi Federcico Ceccarino e Carlo Pisa. Timoniere Felice Pizzo. Nel programma anche la coppa Cappabianca (juniores in canoino), poi tra le più attese la Romolo Galli (juniores in quattro jole), la Pattison (ragazzi in quattro yole) e via via fino alla Lysistrata alle 11.30, regata finale per la conquista dello storico Trofeo con gli equipaggi composti da 2 atleti della categoria ragazzi, 2 juniores, 2 seniores e 2 master, secondo la formula ideata anni fa dal giornalista napoletano Gegè Maisto.

La Lysistrata segue la serata di gala della Federcanottaggio che ha scelto il circolo Italia per festeggiare i suoi 140 premiati in occasione dei 130 anni della federazione. E per l'anno prossimo si pensa, grazie alla nuova sinergia dei circoli napoletani costituitisi in associazione con il presidente Pasquale Giugno, a diversificare le classiche regate lasciando la Lysistrata in via Caracciolo e aprendo i circoli come il Posillipo all'organizzazione di qualche regata minore.
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