Napoli, richiesta carta d'identità: dieci giorni per l'appuntamento

Sono diversi gli interventi che cambieranno il volto di diverse zone di Napoli Est

Napoli, richiesta carta d'identità: dieci giorni per l'appuntamento
Napoli, richiesta carta d'identità: dieci giorni per l'appuntamento
di Alessandro Bottone
Venerdì 19 Aprile 2024, 21:04 - Ultimo agg. 20 Aprile, 09:05
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Dalla Città dei bambini all'ex Corradini passando per i vari progetti finanziati con il Pnrr fino ai nuovi spazi e servizi a Ponticelli. Sono diversi gli interventi di rigenerazione urbana che cambieranno il volto di diverse zone di Napoli Est dopo lustri di stallo e degrado e che, nei prossimi tre anni, avranno una spinta decisiva così da rispettare le scadenze previste. Tempi e sfide sono scanditi ulteriormente dal Piano integrato di attività ed organizzazione 2024-2026, appena approvato dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi, una sorta di bussola per amministratori locali, dirigenti e dipendenti di Palazzo San Giacomo.

Il 2024 è l'anno decisivo per completare la riqualificazione che interessa parte della Città dei bambini, l’ex scuola di via Cleopatra a Ponticelli dove sono stati allestiti un teatro e spazi per laboratori: i lavori, bloccati per anni, sono ripresi nel 2023 e consentiranno di restituire parte della struttura ai giovanissimi del cosiddetto “rione delle ville romane”, il complesso di palazzine popolari poste di fronte all'Ospedale del Mare. Scadenza ancora più breve per migliorare la sede municipale di San Giovanni a Teduccio dopo le denunce di pericoli e mancata sicurezza da parte dei lavoratori: entro il 16 giugno bisogna chiudere il cantiere così da rispondere alle richieste dell'Asl. Altro obiettivo da raggiungere entro fine anno è servizio di richiesta delle carte elettroniche negli sportelli di Napoli Est: in tal senso la VI Municipalità prevede il «rispetto di un tempo massimo non superiore a dieci giorni tra la data della prenotazione e l’appuntamento presso lo sportello».

Si opera anche per abbattere i tempi per i cambi di residenza e per ampliare l’apertura al pubblico degli sportelli demo-anagrafici «in parallelo alla progressiva informatizzazione dei servizi». Nel piano dettagliato rientrano anche i servizi relativi alle biblioteche dei quartieri Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio con l'obiettivo di ottenere l risultato soddisfacente da almeno il 90 per cento di utenti intervistati.

L'indicatore è valido se almeno 320 persone per ciascuna biblioteca compilano correttamente il questionario: il numero di risposte valide aumenta fino a 360 nell’arco dei prossimi due anni.

Il 2025 dovrebbe essere l'anno di svolta per il Pru Ponticelli, il programma di recupero urbano che insiste su molte aree del popoloso quartiere. Il Comune, infatti, intende avviare le gare per i lavori in quattro cosiddetti sub-ambiti che corrispondono ad altrettanti suoli da rigenerare: si inizia dai terreni incastrati tra via Napolitano e via Coppi, tra via Argine e via Califano, quello lungo via Malibran e, infine, quello tra viale Miranda e viale Aldo Merola. Lo stesso anno sarà decisivo per concludere la demolizione di una prima parte dei bipiani di Ponticelli, i container in amianto di via Fuortes: progetto finanziato con i fondi di Città Metropolitana ma non ancora avviato proprio per la presenza di famiglie che attendono le nuove abitazioni previste con il progetto dell'Eco-quartiere finanziato dal Pnrr. E sempre l’anno prossimo si realizzano i lavori di riqualificazione di una parte della sede municipale di Ponticelli e, in particolare, del corpo di fabbrica Nord del bene di piazza Michele De Iorio. La possibile svolta riguarda anche la Corradini di San Giovanni a Teduccio, l’ex impianto industriale lungo la costa, per il quale è previsto il complessivo recupero: in particolare, si lavorerà alla progettazione esecutiva per il restauro degli edifici di archeologia industriale da tempo preda di vandali e delinquenti e rovinati da usura e intemperie.

 

L’avvio dei consistenti lavori tra gli ex capannoni ormai ridotti a ruderi è programmato per il 2026, anno fondamentale per chiudere i progetti del Comune finanziati con il Pnrr che a Napoli Est riguardano i rioni di Taverna del Ferro, via Fuortes e via Scarpetta e la cittadella sportiva di via Ulisse Prota Giurleo, ovvero le piscine e campetti all’aperto da tempo negati ai più.

Nuove abitazioni e spazi, aree verdi, impianti sportivi. Nuove e vecchie opere da restituire alla collettività nell’arco dei prossimi mesi rispondendo alle esigenze di persone di ogni età e alla necessaria riqualificazione di molti angoli da tempo dimenticati.

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