«Posillipo ostaggio del degrado», la Municipalità attacca de Magistris

«Posillipo ostaggio del degrado», la Municipalità attacca de Magistris
di Valerio Esca
Venerdì 17 Agosto 2018, 08:00
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Via Petrarca, via Orazio, via Manzoni, tra le strade-mito dei turisti di tutto il mondo, portano oggi le ferite di anni di abbandono, degrado e angoscioso vuoto. La cartolina di Napoli è oggi ridotta a mantelli di spazzatura, fetide chiazze di pipì e deiezioni canine sparse ovunque. Tra asfalto vecchio, buche stradali, le erbacce secche ed ingiallite restituiscono un'immagine desolante di una delle zone più «vip» della città. Posillipo è stata sempre la residenza di imprenditori e calciatori, finanche il presidente della Repubblica, quando arriva in città, si fa cullare dalle bellezze di Villa Rosebery (residenza estiva del Capo dello Stato). Sede di parchi storici e circoli «in» tra i più frequentati della città. La zona che per eccellenza rappresenta la Napoli blasonata, ora divorata dal degrado e dall'incuria.
 
Basta percorrere via Petrarca per trovare rifiuti ammassati sui marcipiedi: cestini di plastica, cassette della frutta, montagne di cartoni, vecchi quaderni, sullo sfondo rampicanti ingialliti. Più avanti c'è un barattolo di pomodori aperto, abbandonato sul lato della carreggiata, accanto ad un pacchetto di gomme da masticare e alle immancabili bustine contro il mal di stomaco.

Sempre a via Petrarca, all'altezza della parrocchia Luigi Gonzaga dei Gesuiti, resiste ancora, dopo più di un anno dall'incendio del costone di Posillipo (17 luglio 2017), le reti arancioni che delimitano la chiusura parziale di una carreggiata. All'interno della recinsione una fermata del bus Anm ed un albero, che evidentemente dopo 400 giorni non è stato ancora messo in sicurezza. Proseguendo il degrado-tour ci si imbatte in via Manzoni. Impraticabile oramai da anni. Le radici degli alberi sono esplose fuori dall'asfalto e per le auto è un vero e proprio «camel trophy», ma c'è poco da stare sereni. Alcuni arbusti sono ripiegati su loro stessi, con il rischio di poter crollare sotto i colpi del vento. La strada che porta al parco Virgiliano si trova in questa condizione comatosa oramai da anni, ma la zona sembra quasi considerata periferia per il livello di abbandono che è costretta a sopportare. Con disagi, non solo per i residenti, ma per i tanti turisti che raggiungo in bus la zona panoramica dalla città.

«Il quartiere Posillipo è invaso da rifiuti d'ogni genere ed, in particolare, da erbacce che ormai costituiscono una folta vegetazione» tuona il presidente della prima Municipalità Francesco de Giovanni. «Tra le piante si rinviene di tutto, a cominciare da insetti che proliferano indisturbati. Si può dire - sottolinea de Giovanni, insieme all'assessore Fabio Chiosi - che abbiamo ormai una nuova forma di verde urbano. E ciò accade in un quartiere dove i residenti pagano le tasse più alte della città, e dove i tour operator conducono i turisti. È una vergogna, uno scandalo. Il sindaco - aggiungono i due esponenti del parlamentino - che come sempre è occupato da selfie ed inaugurazioni, è responsabile per la sanità pubblica, ma continua a vivere su un altro pianeta. I danni provocati da questa disamministrazione sono epocali e, purtroppo, ci vorranno decenni per recuperare». Per la Municipalità Posillipo resta «una zona completamente abbandonata dal governo cittadino». «Proviamo a portare avanti un lavoro su tutto il territorio della Municipalità, anche senza risorse - rimarca de Giovanni - Purtroppo non abbiamo uomini e tantomeno mezzi ed è diventato veramente frustrante». La denuncia è quindi chiara e le immagini dello scempio sono gli occhi di tutti. Bisogna solo capire se esiste realmente la volontà di intervenire per fermare il degrado che avanza.
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