Reparto chiuso, respinto il ricorso: ora ipotesi licenziamento

Reparto chiuso, respinto il ricorso: ora ipotesi licenziamento
di Ettore Mautone
Venerdì 21 Settembre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 16:15
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Dopo il giudice del Lavoro - che ha respinto il ricorso di Francesco Pignatelli, ex primario di Chirurgia vascolare dell'Ospedale del mare, ritenendo legittima la delibera con cui la Asl Napoli 1 ha disposto la revoca dell'incarico di primario per il chirurgo napoletano c'è ora l'attesa della decisione che sarà assunta dal Consiglio di disciplina della Asl. Tornato nei ranghi della Asl Napoli 1, quale dirigente dell'unità operativa di Chirurgia vascolare del Vecchio Pellegrini) dalla sospensione è a casa prima in ferie e poi in malattia.
 
L'Asl ha convocato Pignatelli, per sentirne la difesa, il 18 settembre scorso. Il chirurgo oltre alle memorie presentate al giudice del Lavoro, ha depositato un'ulteriore documentazione. Qui la strada si divarica rispetto a quella percorsa dal giudice del Lavoro, laddove quest'ultimo è stato chiamato dalla Asl, a valutare le sole responsabilità dirigenziali di Pignatelli.

Gli addebiti della Asl, di aver violato direttive e di aver fatto venir meno il carattere fiduciario del rapporto, assumeranno valenza anche disciplinare nell'ipotesi che tale violazione rappresenti anche un inadempimento contrattuale e come tale debba essere sanzionata. La Commissione di disciplina si è riservata di decidere all'esito dell'esame della documentazione depositata.

Sulla base della valutazione di gravità dell'infrazione commessa, il dipendente può andare incontro a una serie di sanzioni che vanno dalla più lieve (rimprovero verbale), fino al licenziamento con preavviso o senza preavviso. Nel mezzo ci sono il rimprovero scritto o censura, la multa, di importo variabile fino ad un massimo di 4 ore di retribuzione, la sospensione del servizio con privazione della retribuzione fino a dieci giorni, la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di sei mesi.

Ma che cosa ha fatto la Asl, dal giorno in cui è scoppiato il caso della chiusura del reparto nella notte tra il 6 e il 7 luglio, per accertare i fatti e sottoporre i comportamenti di Pignatelli al vaglio delle strutture ispettive interne? Nel giorno successivo ai fatti, dopo la notizia diffusa dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, intervenne prima il direttore generale Mario Forlenza che il sabato inviò un messaggio su Whatsapp al chirurgo chiedendo prima spiegazioni e di fronte al silenzio sospendendolo ad horas dalle funzioni. Poi il giorno dopo, la domenica dell'8 luglio, il direttore sanitario di presidio Giuseppe Russo dispose una indagine interna. Forlenza contestualmente formalizzò la convocazione ad horas del professionista per avere la sua versione dei fatti. Da qui, considerata l'insufficienze delle ragioni, fu disposta la sospensione dall'incarico (il 9 luglio) e poi la revoca (per delibera aziendale emanata il 12 luglio). Pignatelli è così il primario con l'incarico più breve della storia della Asl Napoli 1, poco più di un mese dall'attribuzione avvenuta il 1° giugno 2018. Il manager affidò poi l'incarico di primario al secondo in graduatoria del concorso per chirurgia vascolare invitando Gennaro Vigliotti.

Ora restano dunque in gioco per le sanzioni da attribuire a Pignatelli sul piano disciplinare tutte le azioni previste dal regolamento, ovviamente nelle more della conclusione della causa presso il giudice del lavoro che potrebbe essere impugnata da Pignatelli. La massima sanzione, del licenziamento senza preavviso, nella Asl Napoli 1 ha precedenti anche recenti per gravi reati commessi da camici bianchi con risvolti anche penali. L'ultimo episodio nel novembre del 2017 quando fu licenziato in tronco un medico della Asl che dispensava falsi referti per falsi incidenti stradali. In quel caso una decisione assunta sulla scorta delle risultanze delle indagini del nucleo ispettivo centrale su un dipendente che avrebbe firmato 18 referti medici per pazienti, tutti coinvolti in incidenti stradali, rilasciate dal medico nel corso di un turno di servizio durante ore di straordinario al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo. Abbastanza per avviare anche un procedimento penale per gravi reati.
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