San Silvestro al Plebiscito, il concertone si farà nonostante il cantiere della metropolitana

San Silvestro al Plebiscito, il concertone si farà nonostante il cantiere della metropolitana
di Valerio Esca
Domenica 18 Novembre 2018, 08:00 - Ultimo agg. 14:34
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È corsa contro il tempo per l'organizzazione del Capodanno 2019. A meno di un mese e mezzo dal concertone della notte di San Silvestro, il Comune è ancora in alto mare. Se è pur vero che è stato confermato il format degli scorsi anni, con cinque palchi tra piazza Plebiscito e lungomare, per la parte artistica si viaggia a fari spenti nella notte. Da piazza Municipio confermano che al momento nessun artista è stato ancora contattato e che visti i fondi risicati si potrebbe puntare ad un Capodanno «made in Naples», come avvenuto lo scorso anno. In sostanza un grande contenitore sudista, anche se al momento rimane soltanto un'idea. I bandi e le manifestazioni di interesse verranno pubblicati a fine mese, tutt'al più nei primi giorni di dicembre, e di progetti a Palazzo San Giacomo non se ne sono ancora visti.
 
Il concertone si terrà a piazza Plebiscito nonostante il tanto discusso cantiere della metropolitana. «Quella parte di piazza non è mai stata accessibile al pubblico spiegano dal Comune - Solitamente in quell'area veniva organizzato il back stage». In pratica i camerini e gli spazi del retro palco verranno ridotti, gli artisti saranno gomito a gomito, ma il palco del Plebiscito non si tocca. Le «stazioni» musicali saranno in tutto cinque. Oltre alla principale del Plebiscito, con il consueto brindisi di mezzanotte (si andrà avanti fino all'1), ci saranno i quattro palchi sul lungomare, per circa 3 chilometri di discoteca a cielo aperto: a piazza Vittoria, con i live cantautoriali; Borgo Marinari, che ospiterà musica dance revival anni 70-80; l'angolo latino-americano, davanti la sede dell'ex facoltà di Economia e Commercio, di fronte Castel dell'Ovo; e infine Rotonda Diaz, con musica elettronica ed house. Per il terzo anno non ci sarà il palco sotto i grandi alberghi di via Partenope, come fu richiesto all'epoca dalla Federalberghi. Per lo spettacolo pirotecnico di Castel dell'Ovo l'appuntamento è intorno all'1,30.

Il Comune, come nel 2017, per l'organizzazione dell'evento, attingerà da una parte del ricavato dall'imposta di soggiorno. Si procederà nei prossimi giorni ad effettuare una variazione di bilancio, attraverso una delibera di giunta comunale, per trasferire i 270 mila euro ad un apposito capitolo di spesa, quello delle «iniziative relative alle festività di Capodanno». Con la cassa bloccata e senza possibilità di investire su servizi non indispensabili come previsto dalla scure della Corte dei Conti il Comune è corso ai ripari. La cifra verrà riversata per lo più nell'organizzazione dell'evento: allestimento palchi, backstage, sicurezza, safety, ambulanze, pulizia, bagni chimici, transenne antipanico. Per la parte artistica, includendo anche l'iva, resterà a disposizione del Comune una cifra poco superiore ai 70mila euro.

Il Capodanno 2019 sarà il secondo dall'entrata in vigore delle norme anti-terrorismo. Aspetto del quale si sta tenendo conto in fase di conferenza dei servizi. La prossima settimana si terrà un incontro in Questura, dove verrà sciolto il nodo del come utilizzare le barriere anti-sfondamento nei punti nevralgici nelle aree dei festeggiamenti. Rispetto allo scorso anno però, bisognerà fare fede al decreto Salvini, che ha previsto rispetto al decreto Minniti nuove norme per semplificare le misure di sicurezza per l'organizzazione di spettacoli e feste. La palla adesso passa ai Comuni e ai sindaci. Questo vuol dire che la competenza nella valutazione delle pubbliche manifestazioni, che prima spettava esclusivamente alla Prefettura, come vagliare i piani presentati dagli organizzatori o dai Comuni stessi, adesso ricadrà sui Municipi. Saranno gli uffici di Palazzo San Giacomo a dover raccogliere le documentazioni e valutare i profili di safety e security, per poi rilasciare il nulla osta per lo svolgimento delle attività. La Prefettura entra in gioco soltanto di fronte ad eventi di grande portata e particolare complessità.
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