Un'altra Solfatara a 200 metri dal vulcano: «Perché questa non è presidiata?»

Un'altra Solfatara a 200 metri dal vulcano: «Perché questa non è presidiata?»
di Oscar De Simone
Lunedì 12 Novembre 2018, 11:36
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Non c’è solo il cratere della Solfatara a sprigionare gas e vapori a temperature elevate. Ci sono tante “piccole Solfatare” ai limiti e in prossimità del supervulcano. Una di queste si trova a poche centinaia di metri in linea d’aria dal cratere centrale e più noto dove, il 12 settembre dello scorso anno, avvenne la tragedia che uccise Massimiliano, Tiziana e il piccolo Lorenzo.
 

Un sito dove è possibile accedere senza particolari difficoltà (semplicemente oltrepassando un cancelletto installato da poco) e dove da tempo si è concentrata l’attenzione degli ex dipendenti della Solfatara. Una fangaia che si trova a poca distanza da un campetto di calcio, frequentemente “avvolto” dai vapori emessi dal sottosuolo.

«Ci chiediamo come mai non si stia agendo per mettere in sicurezza anche questo sito», afferma Mauro Stanzione proprietario del bar interno al vulcano. «Fangaie e soffioni ad alta pressione rendono questo posto identico alla Solfatara, che è a poco più di 200 metri di distanza. Chiediamo chiarezza e sicurezza per tutti. Vogliamo che le indagini procedano, ma che vadano avanti in maniera giusta e coerente per tutti».
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