Lungomare di Napoli, il flop del bando per il restyling: il Comune proroga i termini

Lungomare di Napoli, il flop del bando per il restyling: il Comune proroga i termini
di Valerio Esca
Mercoledì 22 Agosto 2018, 08:30
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Il Comune di Napoli ha ripubblicato ieri sul proprio sito il bando per l'affidamento della progettazione esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed il rilievo dell'intervento di «Riqualificazione ciclo-pedonale del lungomare di Napoli, tratto compreso tra Piazza Vittoria e il Molosiglio». In questa prima sono state infatti poche le iscrizioni ricevute al bando internazionale da parte di gruppi di progettisti, che non si sono poi concretizzate. L'ente ha così deciso di protrarre i termini fino al 21 settembre.
 
Tra le principali opere previste: la sostituzione della pavimentazione attuale in asfalto, con una nuova in pietra lavica, come prescritto dal Soprintendente Luciano Garella. È previsto l'ampliamento del marciapiede lato edifici, al fine di aumentare lo spazio pubblico per la sosta dei pedoni, regolamentando quello destinato alle occupazioni da parte di bar e ristoranti. Verranno poi razionalizzate le attuali funzioni stradali attraverso la realizzazione di due corsie veicolari, per garantire il transito dei mezzi di soccorso e di quelli autorizzati.

Sarà riproposta la realizzazione della pista ciclabile, «in coerenza spiegano dal Comune - con il tracciato generale della rete cittadina» e infine verranno previste aree pubbliche di sosta per i pedoni e di aree da destinare all'occupazione da parte di bar, ristoranti e alberghi. Ci sarà dunque più spazio per tavolini e ristoro. Oltre agli interventi strutturali in superficie ci saranno da realizzare anche i sottoservizi: la rifunzionalizzazione del sistema di raccolta delle acque di piattaforma e degli impianti fognari, risolvendo le attuali criticità. E infine l'adeguamento e l'implementazione dell'impianto di pubblica illuminazione, attraverso sistemi sostenibili e di risparmio energetico.

«Nella progettazione esecutiva fanno sapere da Palazzo San Giacomo - sarà data grande importanza alle modalità di cantierizzazione dei lavori, seguendo anche le indicazioni e le osservazioni avanzate dalle associazioni di categoria e dai principali portatori di interesse dell'area (albergatori, ristoratori, commercianti), al fine di ridurre il più possibile i disagi per i cittadini e i turisti». Si andrà avanti a step: ci sarà da attendere il 21 settembre, termine ultimo per la presentazione dei progetti; la valutazione e definizione da parte della commissione comunale del gruppo vincitore della progettazione esecutiva e poi si darà il via libera alle gare per i lavori.

«Si prosegue sulla strada intrapresa da questa amministrazione spiega l'assessore all'Urbanistica Carmine Piscopo - e si porta ad un livello di progettazione esecutiva con bandi internazionale il progetto di restyling del lungomare. Questo rimarca l'assessore - nasce dalle linee guida racchiuse all'interno del bando definite dopo un lungo lavoro del tavolo tecnico, al quale hanno preso parte il Comune e le diverse soprintendenze, tra cui la direzione regionale e quella dei Beni architettonici e paesaggistici. A partire da quelle linee oggi mettiamo a concorso internazionale la progettazione esecutiva».

Ma Napoli non è solo il lungomare. «Difatti tutto questo va avanti insieme con una progettazione più ampia evidenzia Piscopo -, che segue un quadro organico che parte da Bagnoli fino all'area Nord di Scampia, passando per il centro storico Unesco e i pua (piani urbanistici attuativi, ndr). Un quadro intero che dà equilibrio a tutti i progetti che abbiamo avviato in città». Piscopo ricorda come «Bagnoli, si sia vicini a realizzare una grande trasformazione della zona di intesa con il governo. Abbiamo approvato ad aprile il quadro economico per un miliardo di euro». E aggiunge: «Per il piano Scampia abbiamo a disposizione 120 milioni di euro; per i pua parliamo di più di 400 milioni, mentre 100 milioni rientrano nei progetto del centro storico Unesco. I 13 milioni del lungomare testimoniano l'attenzione dell'amministrazione per la città nel suo complesso».

Oltre alla prima Municipalità, sono state tante le associazioni che si sono dette contrarie al progetto. Non è andato giù che dei 20 milioni di fondi Poc destinati a Napoli per la mobilità sostenibile il Comune abbia deciso di impiegarne 12,5 per il rifacimento del lungomare, piuttosto che acquistare bus nuovi o rifare le strade colabrodo della città. Si sono invece schierate al fianco dell'amministrazione le attività commerciali del lungomare.
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