Don Maurizio Patriciello e le accuse di De Luca: «Così mette a repentaglio la mia vita»

«Io sono pronto ad abbracciare De Luca, sono un prete»

Don Maurizio Patriciello con Giorgia Meloni
Don Maurizio Patriciello con Giorgia Meloni
Sabato 11 Maggio 2024, 14:00 - Ultimo agg. 23:55
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Per il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, simbolo della lotta ai clan, è il «Pippo Baudo dell'area Nord con relativa frangetta». Un attacco che nasce dalla presenza del sacerdote nel parterre dei partecipanti all'iniziativa sul premierato di mercoledì a Roma. Parole che la premier Giorgia Meloni interpreta come un «segnale spaventoso» visto che «deridono un uomo che cerca di combattere la camorra e dare risposte alle famiglie perbene dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno voluto farlo».

Controreplicando, il presidente della Regione chiede alla Meloni («che evidentemente - accusa - non ha nulla di serio di cui parlare») di preoccuparsi piuttosto dei Fondi di coesione e non «delle fanfaluche».

Don Patriciello, aggiunge lui, «non ha il monopolio della lotta alla camorra». In mezzo, il sacerdote si dice «addolorato» e di non meritare «le offese gratuite del presidente della mia regione». Quella inferta da De Luca insomma è «una pugnalata al cuore». 

Riavvolgiamo il nastro. La diretta Facebook settimanale del governatore campano riserva quasi sempre molte sorprese, foriera di polemiche e scontri. Durante il periodo del Covid l'attenzione era massima perché l'ex sindaco sceriffo di Salerno usava questa tribuna per annunciare misure drastiche e lanciare invettive contro chi non rispettava le disposizioni particolarmente restrittive per impedire il diffondersi del contagio. Sulla sua pagina social De Luca ha poi continuato a spiegare le attività della Regione e dispensare attacchi, soprattutto al ministro Fitto per la questione dei Fondi di coesione.

Nell'ultima puntata, non ha citato direttamente don Patriciello ma si è evidentemente riferito a lui quando ha parlato del parterre di partecipanti alla iniziativa della Meloni sul premierato dicendo di aver visto tra i presenti «anche un prete che chiameremo il Pippo Baudo dell'area nord di Napoli con relativa frangetta». Dopo alcune ore iniziano ad arrivare le prime reazioni di parlamentari - del centrodestra - che oggi diventano un vero e proprio fuoco di fila dopo che sula vicenda ha preso posizione la presidente del Consiglio. 

 

«Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell'allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità - spiega la Meloni nel suo post su Facebook - Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c'è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici. #IosonoPadreMaurizio». 

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In campo scendono ministri come Valditara, Sangiuliano, Lollobrigida, Salvini, la presidente dell'Antimafia, Colosimo e numerosi parlamentari. De Luca non molla la presa e nella sua nuova esternazione dice di aspettarsi che la premier «oltre che delle fanfaluche, si preoccupi di sbloccare i nostri fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno, e consentisse così la realizzazione di opere e la creazione di lavoro. Consideriamo questa la risposta più efficace ai poteri criminali». Con ironia spiegando di apprendere «con animo turbato e contrito che l'onorevole Meloni ha trovato spaventosa una mia battuta relativa alla sua performance sul premierato, e al carattere propagandistico che l'ha caratterizzata. Sono grato e commosso per l'attenzione. Ma sono spaventato del suo spavento».

Il protagonista, suo malgrado, della vicenda, Don Patriciello è pronto ad abbracciare De Luca, «sono un prete, ma tirare in ballo me in questo momento, sono sotto scorta perché i camorristi mi hanno messo una bomba, significa mettere a repentaglio la mia vita perché dice ai camorristi “avete fatto bene” e questo mi preoccupa, sono parole del tutto fuori luogo»

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