La decisione di allentare le sanzioni da parte del Canada nei confronti della Russia, con l'invio della turbina del Nord Stream da Montreal alla Germania, ha scatenato la rabbia dell'Ucraina. Yuriy Vitrenko, amministratore delegato del colosso energetico ucraino Naftogaz, si è rivolto al Consiglio Atlantico condannando la decisione definendola "inquietante". Oltre che un modo per incoraggiare l'aggressione russa: «La situazione legata alla turbina di Nord Stream non era così critica. E questo è stato confermato anche dalla Germania. Putin - dice Vitrenko - aveva anche altre opzioni per inviare il gas, attraverso la Polonia o aumentandolo attraverso il sistema di transito ucraino. Chiaramente questo è un ricatto di Putin».
Nord Stream, il ricatto di Putin
Nei giorni scorsi il Cremlino aveva smentito i governi europei che parlavano di ricatto. I rubinetti del Nord Stream 1 sono stati riaperti dopo una manutenzione lunga dieci giorni riportando i flussi di gas dalla Russia ai livelli precedenti del 40%. Ma restano le preoccupazioni su un possibile futuro stop alle forniture di gas russo: Mosca non ha escluso infatti ulteriori sospensioni se non arriverà la turbina che è stata inviata in Canada per manutenzione. Così i prezzi del gas sul mercato europeo sono in rialzo del 4,56% a 162,71 euro al megawattora.
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