Dalle panelle alle montanare: Sorrento celebra il fritto

Dalle panelle alle montanare: Sorrento celebra il fritto
di Ciriaco M. Viggiano
Martedì 10 Aprile 2018, 12:38
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SORRENTO - Dalle panelle palermitane alla frittura di paranza, dai Carciofi alla giudìa alle montanare. Il tutto innaffiato dalle birre artigianali del Birrificio Sorrento e impreziosito dal racconto di un conduttore d'eccezione, il giornalista Vincenzo D'Antonio. L'appuntamento con la kermesse «Vado di fritto» è per venerdì 13 alle 20.20 nell'Acqu'e Sale, il ristorante-pizzeria affacciato sul porto di Sorrento. Con il contributo del resident chef, Gennaro Vingiano, sarà possibile gustare tante specialità regionali. E, per finire, un dessert preparato dallo chef pizzaiolo e patron del locale, Antonino Esposito. Ha una storia ricca e antica, il fritto. Fu portato in tutta Europa dalle comunità ebraiche che avevano fatto di questa tecnica di cottura un'eccellenza assoluta. «Basti pensare che nel Regno Unito, il Fish and Chips, un piatto tipico della cucina locale, consistente in filetto di pesce bianco fritto in pastella e attorniato da abbondanti e spesse patatine, anch'esse fritte, giunse con l'arrivo degli ebrei migranti da Spagna e Portogallo - spiega Vincenzo D'Antonio - Costoro si portarono la tradizione arabo andalusa del pescaìto frito andaluz. Dall'Andalusia a Palermo, dove inizia il nostro viaggio a tavola, per le panelle palermitane, traccia fragrante di quel crogiolo di civiltà che fu la Sicilia. Da Palermo saltiamo a Roma per i carciofi alla giudìa e da qui a Napoli per la frittura di paranza e la montanara».
 
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