Né la bandana di Silvio, né la canotta di Bossi. Né, tanto meno, il Matteo Salvini in versione dj del primo (e a suo modo ultimo) Papeete. Dopo il tavolo di ieri a palazzo Chigi, la politica italiana parte davvero per le vacanze estive. E stavolta lo fa, per ora, con una certa sobrietà. A guidare il fronte è Giorgia Meloni che ieri - mentre il ministro Urso porta avanti la sua crociata contro Ryanair e gli algoritmi - dopo aver scelto Ita all'andata si è imbarcata su un volo della lowcost per raggiungere nuovamente la masseria di Ceglie Messapica (provincia di Brindisi) dove si trova già da qualche giorno in compagnia di Andrea Giambruno, la figlia Ginevra, la sorella Arianna e il cognato-ministro Francesco Lollobrigida.
Puglia mon amour
Low-profile in salsa pugliese che al momento si è tradotto in un isolamento abbastanza marcato nella struttura, con una solo incursione a colpi di panzerotto in un vicino locale.
Da Salvini a Santanché, le mete scelte
Per tutti del resto, il diktat sembra il medesimo: vacanze brevi, semi-operose e italiche. Cioè tenendo Roma a portata di mano. E quindi se Salvini si sposterà in Trentino e Tajani nella "sua" Ciociaria anche per coordinare i lavori del Berlusconi day che si terrà a settembre a Paestum, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti si concederà qualche battuta di pesca sul lago di Varese. Osservata speciale Daniela Santanché e le sue mete predilette. Per ora infatti non ha ancora sciolto il nodo tra la Versilia del Twiga o la più fresca Cortina. Una traccia - quella italiana - che sembra guidare anche l'opposizione. In Puglia tornano Giuseppe Conte e Francesco Boccia ad esempio. Massimo riserbo invece per Elly Schlein. Verso l'estero solo il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni che volerà in California ma si è già concesso qualche giorno sulle coste brindisine e Carlo Calenda. Per il leader di Azione e famiglia, è pronto un tour della Normandia e dei luoghi dello sbarco del 1944.
Chi resta a Roma
La novità semmai è rappresentata da chi quest'anno resterà a Roma per Ferragosto. Se il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, come da tradizione, presidierà le iniziative del Viminale, c'è chi dovrà rinunciare alle ferie obtorto collo. È il caso dei dirigenti del ministero della Cultura, convocati per pranzo dal ministro Gennaro Sangiuliano.