Va in ospedale per un dolore al petto ma lo rimandano a casa: ventunenne muore dopo un giorno

In ospedale per un dolore al petto, lo rimandano a casa. Davide, 21 anni, muore il giorno dopo
In ospedale per un dolore al petto, lo rimandano a casa. Davide, 21 anni, muore il giorno dopo
Lunedì 7 Gennaio 2019, 13:55 - Ultimo agg. 21:54
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Davide Bellimbusto aveva solo 21 anni: è morto sabato scorso, trovato senza vita nella sua casa di Carpi, nel modenese. Un dramma che si poteva tranquillamente evitare, se si pensa che solo un giorno prima il giovane era in ospedale, dove si era recato perché aveva un forte dolore al petto e da dove era però stato dimesso in poche ore con la sola indicazione di rivolgersi al medico curante.

Davide è stato trovato morto sabato mattina dalla mamma e dal compagno, che hanno subito chiamato il 118: ma l’intervento dei sanitari, andato avanti per più di un’ora, è stato inutile, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. Il giorno prima in ospedale a Carpi, dopo vari accertamenti, non erano state riscontrate anomalie e Davide era stato mandato a casa senza indicargli alcuna terapia, se non appunto il consiglio di rivolgersi al suo medico curante.



Andrea Casarini, compagno della madre di Davide, al Resto del Carlino non ha usato mezzi termini: «Faremo denuncia tramite un avvocato perché vogliamo sapere se all’ospedale sono stati fatti tutti gli accertamenti dovuti - ha detto - Non vogliamo vendicarci, ma capire». «Aveva detto di avere dolore al petto ed è voluto andare al Pronto Soccorso da solo - ha aggiunto il patrigno del giovane - Inizialmente pensava che si trattasse di una indigestione o un colpo di freddo. Ma quando è tornato a casa continuava a dire che forse il problema era un altro».



La notizia ha sconvolto gli amici del giovane, che in 21 anni non aveva mai avuto gravi problemi di salute: dopo il ricovero lampo e il ritorno a casa, Davide aveva inviato loro una foto della flebo al suo braccio, dicendo che non si sentiva molto bene e che la sera non sarebbe uscito. Poche ore prima del dramma, su Instagram, aveva anche postato una parola: «Unstoppable», inarrestabile, come si sentiva forse pensando di aver superato quel malessere. I carabinieri hanno acquisito la cartella clinica per verificare eventuali anomalie nel lavoro del Pronto Soccorso.
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