Il pasticciaccio della refezione: a Napoli è scontro sui panini a scuola

Il pasticciaccio della refezione: a Napoli è scontro sui panini a scuola
di Mariagiovanna Capone
Domenica 6 Gennaio 2019, 08:30 - Ultimo agg. 13:32
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La polemica sulla refezione scolastica mancata per gli studenti di Chiaia, Posillipo e San Ferdinando si infiamma e terrà banco a lungo. Il botta e risposta tra assessorato all'Istruzione e Municipalità 1, in cui si è inserita Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e consigliere comunale di Forza Italia, è proseguito anche ieri e c'è da giurarci che la Commissione Scuola fissata con urgenza per domani mattina, proprio su questo tema, sarà piuttosto vivace. C'è malumore però anche nella Municipalità 2 con la falsa partenza coi pasti freddi proposti dalla ditta MeCa non pronta al menu caldo. I bambini mangeranno i tanto vituperati panini che ora invocano anche le mamme della Municipalità 1 perché non vogliono far perdere ore preziose di didattica ai figli e avere disagi con il lavoro, ma la proposta è stata negata dai dirigenti. Tuttavia il panino va di traverso anche nella Municipalità 2, dove ci sono dirigenti scolastici che non hanno approvato la refezione fredda.
 
Una strategia politica per affossare il presidente Francesco de Giovanni, di frequente in netto contrasto con la politica arancione. Ci sarebbe questo dietro il pasticcio della gara per la refezione scolastica nella Municipalità 1, situazione che dovrebbe durare a lungo e non di facile risoluzione. Ieri de Giovanni ha lanciato accuse anche sui social: «Ma con quale criterio il Comune ha deciso di assegnare una ditta alla nostra Municipalità il 28 dicembre, quando la stessa ditta era già assegnata provvisoriamente solo un mese prima a un'altra Municipalità ed era stata esclusa definitivamente per anomalia dell'offerta?» scrive. «Sapendo poi perfettamente - continua - che la tempistica per la verifica dell'offerta anomala prevede oltre 15 giorni di tempo e che l'aggiudicazione andava fatta entro il 31 dicembre per poter impegnare la spesa entro l'anno? Diceva qualcuno che a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre». Ha rincarato la dose Mara Carfagna, che ha parlato di «ennesima prova di inefficienza e incapacità da parte dell'amministrazione».

A replicare ai due accusatori è l'assessore all'Istruzione Annamaria Palmieri che chiarisce di non avere voce in capitolo sulla commissione di gara, proprio come il sindaco de Magistris, perché sarebbe «un reato e non è un comportamento che la nostra amministrazione pratica né ha mai praticato né mai praticherà» definendo le accuse «puro sciacallaggio politico, condito da malcostume che non ci appartiene». Carfagna e de Giovanni non ci pensano due volte a replicare: «È paradossale che sia considerata gravissima la nostra denuncia e non, invece, l'approssimazione e la superficialità con la quale il Comune di Napoli ha messo migliaia di bambini della prima Municipalità nella condizione di non poter usufruire del servizio di mensa scolastica a partire da domani. Invece di accusare chi denuncia la loro incapacità amministrativa, gli amministratori comunali cerchino una soluzione che possa alleviare i disagi a migliaia di famiglie. Nell'attesa che risolvano questa soluzione incresciosa, suggeriamo che venga autorizzato il pasto da casa».

E sul panino regna già il caos. I dirigenti della Municipalità 1 non ne vogliono sapere e lo stanno negando, mentre i genitori insistono raccogliendo firme per riprovarci con maggior vigore nei prossimi giorni. I presidi non hanno cambiato idea neanche di fronte alla diffida degli avvocati Erich Grimaldi e Ornella Girone per l'arbitraria interruzione del servizio di refezione considerata «un grave disagio sociale all'utenza, soprattutto sotto il profilo dell'assistenza e della garanzia del diritto allo studio» e che hanno chiesto anche loro di «valutare un rimedio alternativo», ossia il panino. Per ora i bimbi restano digiuni ed escono prima da scuola, togliendo quindi ore alla didattica. Il panino però sarà da domani il pasto freddo approvato nelle scuole della Municipalità 2, come chiesto dall'assessore Palmieri alla ditta MeCa, rea di un ritardo organizzativo per i pasti caldi. Il presidente Francesco Chirico parla di una sola giornata, «da martedì si torna alla regolarità», ma dovrà vedersela con la ribellione alla scelta del panino di qualche dirigente. Come Donatella Delle Vedove della «Oberdan» che farà uscita anticipata alle 13 fino a nuovo avviso perché «non sarà erogato il servizio della refezione scolastica».
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