Napoli, spogliato il vicolo dell'amore
«Troppi turisti maleducati»

Napoli, spogliato il vicolo dell'amore «Troppi turisti maleducati»
di Rossella Grasso
Lunedì 10 Settembre 2018, 17:01 - Ultimo agg. 17:32
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Nel vicolo più rappresentativo di Napoli, dove fino a poche ore fa c'erano appesi cartelli colorati con le frasi più belle della cultura napoletana, adesso restano solo fili stesi, vuoti. Succede a vico Santa Maria delle Grazie a Toledo, il vicolo più fotografato di Napoli, dove, tra lo stupore e il dispacere di tutti, è scomparsa l'allegra ed emozionante cartellonistica. «Non ce la facciamo più. La gente entra nel vicolo, fa foto, rompe distrattamente le nostre piante, crea caos e va via», spiega Antonio Volo, il titolare del negozio di fiori all'angolo con via Toledo. In una frase il fioraio racconta il lato oscuro del turismo di massa a Napoli.
 


Antonio, insieme ai suoi figli, circa 4 anni fa ha avuto l'idea di appendere i cartelloni con le più belle frasi di poesie, canzoni e cori da stadio nello stretto vicolo, trasformandolo in una delle attrazioni più frequentate della città. «Ma adesso basta - continua Volo senior - Stamattina sono arrivato al negozio e ho deciso di togliere tutto. La gente è troppo maleducata. L'idea è nata per celebrare la nostra passione di famiglia per i fiori e per la nostra città. Ho tolto tutto con grande malincuore». All'inizio fu un grande cuore rosso con al centro la scritta «Un giorno all'improvviso mi innamorai di te», per celebrare il san Valentino e il Napoli a 1 punto di distanza dalla Juve. Poi seguirono le frasi tratte dalle più belle canzoni di Pino Daniele per ricordare il cantautore subito dopo la sua scomparsa. Poi le frasi di De Crescenzo e i detti napoletani e così il vico è diventato il simbolo di una città intera tanto da essere usato per l'ultima copertina del Festival dell'Oriente, di riviste e il set ideale per girare cortometraggi e film. Persino lo scenario ideale per uno shooting fotografico di matrimoni e prime comunioni.  

Il vicolo è talmente famoso da attirare la curiosità anche dei Vip. Attori, stilisti, veline, politici e calciatori non hanno perso l'occasione di farsi foto sotto le scritte con lo sfondo di San Martino. Persino il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha usato una foto del vicoletto per un suo recente post che inneggia alla napoletanità. «Qualche tempo fa è venuto pure un regista di Hollywood per chiederci di girare qui qualche scena del suo film - racconta Roberto Volo - È stato l'unico a offrirci un compenso per le ore delle riprese in cui non saremmo riusciti a lavorare. Tutti gli altri vengono, si fanno le foto e vanno via senza comprare nulla, anzi non ci permettono di lavorare e ci distruggono la merce senza alcun rispetto».

«Stamattina è successa la rivoluzione dentro al vicolo - racconta il signore che da sempre ha la bancarella dei souvenir all'angolo opposto del negozio dei Volo - ci è dispiaciuto tanto che ha tolto tutto». L'anziano venditore racconta lo sgomento di tutti a quella triste visione. «La gente di qua c'è rimasta male - dice - pure i militari che stanno di guardia non ci potevano pensare. Sono venute due turiste da Firenze solo per vedere il nostro vicolo. Non hanno trovato nulla». La vista della piccola viuzza spoglia è stato un tuffo al cuore anche per Dario Sansone dei Foja che giusto ieri ha girato proprio lì il suo ultimo videoclip. «Mi dispiace vederlo così - ha detto - ha dato voce a tanti cantanti napoletani della nuova scena, ci ha dato una mano a fare cultura. La gente si è appassionata alla poesia napoletana grazie a questo negozio di fiori. Tante volte i turisti stranieri mi hanno chiesto di tradurre i versi scritti». 

Adesso di tutto quel colore e quel sentimento restano solo le frasi che gli innamorati hanno preso l'abitudine di scrivere sui muri. «È diventato una specie di Ponte Milvio di Napoli - dice Roberto - ci dispiace davvero tanto aver tolto tutto.
Non c'era scopo di lucro nella nostra iniziativa, solo passione, ma tutti se ne sono approfittati». Adesso i turisti continuano a passare su via Toledo, guardare nel vicolo e a rimanere delusi nel non trovare più la cartolina che pensavano di portarsi a casa in foto. 

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