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Così Claudio, buon conoscitore e frequentatore abituale della zona, che è stato tra i primi a intervenire sui luoghi della tragedia. «Abbiamo soccorso due ragazze napoletane - ha aggiunto Claudio - che erano riuscite a risalire. Erano in stato di shock e sono arrivate fino a noi scalze e con segni di tagli provocati dalle rocce. Hanno raccontato di una situazione 'terrificantè».
«Siamo stati tra i primi ad arrivare e ci siamo subito occupati delle persone ferite.
Quello che posso dire è che si è trattato di un episodio di inaudita violenza», ha dichiarato un medico del Suem 118 di Mormanno intervenuto nell'immediatezza della tragedia. «Abbiamo ricevuto una richiesta di soccorso - ha aggiunto il sanitario - e ci siamo immediatamente precipitati sul posto prestando le prime cure alle persone che erano state recuperate dalla zona del ponte del Diavolo. Dai racconti dei sopravvissuti, tutti in forte stato di shock, si è subito delineata la gravità di quanto accaduto».