Melegatti, campagna di Natale finita. Operai di nuovo in cassa integrazione in attesa di Pasqua

Melegatti, campagna di Natale finita. Operai di nuovo in cassa integrazione in attesa di Pasqua
Lunedì 11 Dicembre 2017, 12:52 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 12:05
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Produzione di nuovo ferma alla Melegatti. Lo hanno confermato i sindacati precisando che tutto rientra nel piano redatto con l'approvazione del Tribunale. La storica azienda dolciaria, che nel 1894 brevettò il pandoro, infatti, è commissariata e ogni decisione è subordinata al placet del giudice.

«Il milione e mezzo di pezzi previsto per la mini-campagna natalizia è stato prodotto - ha detto all'Ansa Paola Salvi,
segretario Flai-Cgil - e tutti i pandori e i panettoni sono andati a ruba, grazie anche alla straordinaria campagna di solidarietà portata avanti di consumatori. Adesso - ha spiegato ancora - ci sarebbe la richiesta da parte della Gdo, perché i consumatori vogliono acquistare prodotti Melegatti, ma il Tribunale avrebbe dato il via libera solo con la certezza di non avere nessuna resa o vendite sotto costo, perché durante il commissariamento ogni operazione non può essere in perdita. Mancando la certezza di vendere tutto questa campagna si è fermata qui».

«Comunque siamo soddisfatti - ha sottolineato la sindacalista - i lavoratori si sono impegnati con grande partecipazione. Ricordiamo che l'obiettivo è salvare la fabbrica, il primo step è stato superato ma bisogna soddisfare i creditori privilegiati, cioè banche e fornitori, ed essere pronti per partire con la campagna pasquale, che scatterà dopo l'Epifania».

Per questo, dopo l'incontro di giovedì con la proprietà e il management Melegatti, è stato deciso di avviare la cassa
integrazione, considerato uno strumento utile per salvaguardare i lavoratori e che tra l'altro viene anticipata, senza attendere l'erogazione da parte dell'Inps. «È un passo inevitabile per dare continuità all'occupazione», ha concluso Paola Salvi. Così la produzione attualmente è ferma ma in vista della campagna pasquale (che dovrà essere approvata dal Tribunale) una parte degli operai potrebbe comunque essere impiegata.

Intanto nei giorni scorsi è stato saldato a tutti i lavoratori lo stipendio del mese di novembre con un rateo anche sulla quattordicesima, mentre il periodo seguente viene pagato di settimana in settimana, versando il 25% del salario, sempre sotto il controllo del Tribunale. Restano le mensilità arretrate di agosto, settembre e ottobre.

 
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