Alitalia, c'è l'offerta Fs: serve un socio privato

Alitalia, c'è l'offerta Fs: serve un socio privato
di Umberto Mancini
Lunedì 29 Ottobre 2018, 07:25 - Ultimo agg. 15:40
3 Minuti di Lettura
Allacciate le cinture, è pronto il salvataggio di Alitalia. Il cda di Fs, che si riunirà domani, darà il via libera all'offerta per rilevare il 100% della compagnia di bandiera, facendo così decollare l'inedita alleanza tra aerei e treni. E che il momento sia davvero cruciale lo testimonia anche il fatto che l'ad del gruppo ferroviario, Gianfranco Battisti, ha accelerato in questi giorni sul dossier e chiesto al top management il massimo sforzo, invitando tutti i dirigenti coinvolti nel deal ad impegnarsi 24 ore su 24, almeno finché l'operazione non sarà conclusa.

Super scivolo per i dipendenti Alitalia: tariffe più alte per uscire 7 anni prima

LA NEWCO
Lo schema, ormai ben definito, prevede, come anticipato dal Messaggero, che le Ferrovie si mettano alla guida del vettore, rilevando tutto il capitale sociale che finirà in una newco. Nella lettera con l'offerta vincolante, che i tecnici stanno mettendo a punto, sarà indicato il percorso che il gruppo ferroviario vuole seguire per dar vita all'integrazione. Ma nella lettera ci saranno anche delle condizioni «sospensive» ben chiare. Una sorta di paracadute.
Nero su bianco, è scritto nella missiva, l'ingresso in Alitalia è condizionato all'arrivo nell'azionariato di soci privati e di altre soggetti di natura pubblica. Ovvero di un partner estero forte - in lizza ci sono Delta, Lufthansa e EasyJet - e di aziende nell'orbita statale. Da sola infatti Fs non può reggere la competizione internazionale nei cieli, né mettere a punto strategie aggressive sul mercato. Senza contare l'impegno finanziario, si parla di almeno 1,5 miliardi, per dare sprint alla compagnia di bandiera, focalizzandola sul lungo raggio.
Della partita, ma coinvolta in una fase successiva, ci sarà probabilmente anche la Cdp, che il vicepremier Luigi Di Maio ha chiamato in causa per rinnovare e ampliare la flotta. Alitalia ha infatti urgente bisogno di nuovi aerei e di nuove rotte per rafforzarsi.

Non è escluso, ma siamo al momento nel campo delle ipotesi, che possano essere coinvolte nell'azionariato anche Leonardo e Poste per rafforzare l'ancoraggio pubblico della compagnia.
La percentuale di capitale che andrebbe invece al vettore estero dovrebbe essere inferiore al 30%. E questo per garantire, spiegano dal Mise, la guida tricolore della compagnia e rilanciare in grande stile il turismo e lo sviluppo del made in Italy. Difficilmente il 31 ottobre, giorno limite entro il quale presentare le offerte, sul tavolo dei commissari arriveranno le proposte di Delta e Lufthansa che, pur marcandosi a distanza, non sono intenzionate a scoprire le carte. Lo faranno probabilmente in una secondo momento, trattando direttamente con le Fs dopo gli incontri e i contatti informali di queste ultime settimane. Il fatto che gli eventuali esuberi siano assorbiti dalle ferrovie, ragionano sia i manager del colosso tedesco che quelli di Delta, costituisce un buon inizio nella costruzione di una alleanza. Alla finestra anche la low cost EasyJet che vuole comunque crescere sul mercato, mentre l'interesse delle compagnie cinesi non ha preso corpo, almeno fino a ieri.

LA SCADENZA
In attesa di venerdì, D-Day per Alitalia, al Mef non hanno ancora ricevuto nessun piano industriale, mentre è in alto mare anche la soluzione per sciogliere il nodo del prestito ponte da 900 milioni che, come noto, va restituito alla Stato a metà dicembre. Al Tesoro, prima di procedere, vogliono garanzie dalla commissione europea proprio su questo punto. Esclusa una nuova proroga del finanziamento, va infatti individuata, ha già fatto capire Bruxelles, una soluzione di mercato per chiudere il dossier. Pende infatti sempre l'accusa di aver utilizzato aiuti di Stato. In altre parole, dovranno essere proprio dei soggetti privati a farsi carico, almeno in parte, dell'operazione. Fs farà quindi da playmaker anche se il focus dell'azienda resterà, come ribadisce Battisti, su pendolari e sul trasporto ferroviario. Le sinergie con Alitalia consentiranno però di sviluppare l'intermodalità su tutto il territorio nazionale, di lanciare il biglietto integrato treno-aereo mentre l'alta velocità dovrà entrare gradualmente in tutti gli aeroporti. Trenitalia da ieri ha anche aperto ad Amazon Pay con nuove modalità di acquisto digitali per chi viaggia su Frecce, InterCity e treni regionali.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA