Non so chi leggerà tutte le mie parole. È iniziato tutto un po’ di tempo fa. Era il 20 luglio, quando ero seduto sul divano seguire il ritiro del Napoli a Dimaro. Si parlava di scudetto e di un patto-spogliatoio. A dir la verità, io li prendevo per pazzi. Si trattava di un sogno lontano. E invece... il campionato è iniziato. Le partite sono andate avanti. lo ho iniziato crederci con tutto me stesso. E ho fatto bene, infatti lo rifarei. Perché il crederci mi ha fatto vivere emozioni indimenticabili. Desideravo poter dire: io c'ero.
Personalmente, mi sono tolto la grandissima soddisfazione di vincere a Torino, dando una lezione di grande calcio. Ma che serve il grande calcio quando questo è marcato dalla corruzione? Ebbene sì, non volevo ammetterlo. Ma purtroppo in questa 35° giornata c'è stata l’ennesima conferma. E non capisco perché non si è giocato in contemporanea. I nostri sono scesi in campo, probabilmente, con un po’ di peso sulle spalle per quanto visto ieri sera. Ed è normale, lo li giustifico. Sono essere umani, anche se hanno dimostrato finora di non esserlo. Hanno fatto un campionato mostruoso. Ho sentito dopo la partita di oggi alcune persone dire: «È colpa di De Laurentiis, non ha comprato giocatori». Indubbiamente si. Ma ora è riduttivo limitarsi a questo. lo penso che una stagione del genere sia quasi impossibile da ripetere, anche con l'innesto di 10 top player. Chiudere un campionato sopra i 90 punti e non conquistare qualcosa di grande è abbastanza strano.
Chi legge, può pensare che io non ci creda più. Non è cosi, finché la matematica non ci condanna io ci spero sempre. Mi sento di ringraziare tutti i calciatori perché al di la di tutto sono andati oltre le loro possibilità, hanno lottato ogni partita. Spero solo che quest’anno non sia la fine di un ciclo. Hanno ragione i tifosi del Real Madrid, l’Italia non ci merita ma soprattutto non merita un allenatore come Sarri. Se ci fosse stato uno scudetto per il miglior gioco al mondo e uno scudetto per il calcio onesto sicuramente li avreste vinti voi. Si, sono rimasto disgustato ancora una volta. Davvero il potere di questa juve aumenta anno dopo anno. E per concludere mi sento di dire a tutti gli Juventini: Meglio vivere un giorno da Napoletano, che una vita da Juventino. Meglio vivere un giorno con onestà, con le emozioni e con le lacrime agli occhi che una vita disonesta e occasionale. Trovatemi un'altra tifoseria come la nostra, che anche senza motivo di vittoria, ha riempito un aeroporto intero tutta la notte sapendo di non riuscire nemmeno a vedere il pullman dei propri idoli. Chiamateci anche scemi, ma lasciateci vivere nell'onesta. Cantate «Lavali col fuoco», insultateci in tutti modi ma io sono orgoglioso di essere Napoletano.
Napoli, grazie per queste emozioni:
è lo scudetto del calcio onesto
di Francesco Cunzo
Lunedì 30 Aprile 2018, 14:41
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