La Lettera/ Grazie ai medici del Santobono per aver salvato mio figlio

Martedì 19 Giugno 2018, 18:56
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ll  giorno 30 maggio 2018, il nostro piccolo Mario è stato vittima di una caduta accidentale che ci ha fatto precipitare di colpo in un incubo conclusosi, per sua e nostra fortuna, a distanza di qualche giorno in maniera positiva.
A seguito di tale caduta, che ha interessato la zona occipitale del nostro piccolo provocandogli una frattura, ed a seguito delle valutazioni e degli esami diagnostici effettuati dal personale medico della nostra città di residenza, si è reso necessario il trasferimento in elicottero presso la Vostra struttura ospedaliera.
Essendo entrambi infermieri ed avendo osservato insieme ai medici presenti in Pronto Soccorso a Matera quelli che erano i sintomi che il nostro bimbo presentava, ci siamo immediatamente resi conto della gravità della situazione e la mente ha cominciato a pensare ad altre conseguenze che poi, fortunatamente, non si sono presentate.
All’angoscia derivante dalla situazione che stavamo vivendo, si è aggiunto lo sconforto di doversi recare in una città distante 250 km dalla nostra, del doversi in un momento così delicato preoccupare di trovare una sistemazione per il pernottamento, del doversi rapportare ad una realtà ospedaliera a noi (infermieri operanti nella azienda ospedaliera della nostra città) sconosciuta.
Fortunatamente tutte le nostre preoccupazioni si sono rivelate essere totalmente infondate, e questo grazie alla capillare organizzazione della Vostra Azienda ed alla competenza del personale sanitario operante all’interno della stessa.
Già al nostro arrivo, avvenuto intorno alle ore 23, siamo stati trattati con estrema professionalità dall’anestesista di guardia nella S.C. di Rianimazione Pediatrica e Neuroanestesia che ci ha ragguagliati riguardo le condizioni cliniche di nostro figlio illustrandoci, in maniera più che esaustiva, i referti delle indagini diagnostiche a cui egli è stato sottoposto.
Nei giorni successivi, abbiamo potuto apprezzare la meticolosità, la disponibilità e l’elevata professionalità di tutto il personale Infermieristico e Medico operante nella S.C. di Rianimazione Pediatrica e Neuroanestesia, il quale ci ha da subito ispirato una fiducia che ci è stata di grande aiuto nel momento di sconforto che stavamo vivendo, poiché abbiamo da subito inteso che la vita di nostro figlio era in ottime mani.
Oltre all’estrema professionalità, abbiamo anche particolarmente apprezzato la grande discrezione del personale infermieristico che, durante l’orario di visita ai piccoli pazienti, per non “disturbare” i genitori, resta nei pressi della consolle posta al centro del reparto per poter meglio tenere sotto controllo la situazione rimanendo comunque pronto a rispondere immediatamente a qualsiasi allarme dei vari monitor e dispositivi o altresì a qualsiasi domanda proveniente dalle mamme e dai papà dei piccoli degenti.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutto il personale medico della S.C. di Neurochirurgia Pediatrica per la loro infinita disponibilità e per l’esaustività delle loro spiegazioni riguardo quanto accaduto a nostro figlio.
Un sentito ringraziamento va alla dott.ssa Battista che ci ha permesso di soggiornare all’interno della Family Room dandoci così modo di restare il più possibile vicino al nostro piccolo.
Un ringraziamento particolare va al Presidente dell’ Ordine delle Professioni Infermieristiche dott. Ciro Carbone per la sua costante vicinanza e per le sue indispensabili indicazioni.
Desideriamo infine ringraziare la Fondazione Santobono Pausilipon per tutti i progetti che mette in campo a favore dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.
Ora per fortuna il nostro piccolo Mario sta meglio e presto dimenticherà tutto; purtroppo nella nostra mente restano ancora vive le immagini del nostro bimbo intubato e sedato e le sensazioni provate in quei tragici giorni ma, ci preme sottolineare che, per fortuna, a rimanere impressi sono anche i volti e l’operato di tutti coloro i quali abbiamo inteso ringraziare con questa lettera.
Con infinita stima e gratitudine:
Carlo Leardi, Emanuela Amati ed il piccolo Mario.
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