«Seconda stella a destra», da un concorso nazionale di fiabe a Roseto solidarietà concreta ai bambini orfani di Rigopiano

«Seconda stella a destra», da un concorso nazionale di fiabe a Roseto solidarietà concreta ai bambini orfani di Rigopiano
di Donatella Trotta
Sabato 17 Febbraio 2018, 11:34
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C’è anche un po’ della sirena Partenope nella prima edizione del concorso letterario nazionale per fiabe «Seconda Stella a Destra», promosso in Abruzzo dall’Associazione culturale «Il Faro» di Roseto degli Abruzzi, presieduta da Irene Gallieni con l’encomiabile intento umanitario di raccogliere fondi da dedicare ai bambini rimasti orfani nella tragedia di Rigopiano, sotto forma di sussidio didattico alle famiglie, attraverso i proventi di un’antologia pubblicata per l’occasione in collaborazione con la Fondazione Banco di Napoli.

E c’è un po’ del capoluogo partenopeo non solo per la scelta di intitolare l’iniziativa con il primo, evocativo verso della canzone del bagnolese Edoardo Bennato «L’isola che non c’è», inno utopico ad un mondo migliore, più pacifico e solidale supportato dalla fantastica “pazzia” di fiabe (e “canzonette”). Ma anche perché il primo classificato di quest’anno, tra centinaia di partecipanti di tutte le regioni d’Italia, è proprio un napoletano, che si chiama Nunzio Industria e ha scritto l’inedito racconto fiabesco La fata argentina. E sempre da Napoli, infine, verrà dato anche un contributo di testimonianza “militante” all’incontro tematico previsto in apertura della cerimonia di premiazione, domenica 18 febbraio alle ore 16, sul tema «Perché raccontare fiabe…», da parte della presidente dell’Associazione culturale Kolibrì da decenni impegnata sul fronte di una “civiltà dell’infanzia” vagheggiata già dal “favoloso Gianni” Rodari ma mai, di fatto, ancora pienamente realizzata, in tempi di emergenziale povertà educativa.

All’incontro tematico, in programma nel Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi, interverranno le studiose Antonella Nuzzaci, Presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli studi de L’Aquila, e Agnese Carla Di Matteo, docente del Dipartimento di Scienze umane dell’ateneo aquilano nonché presidente della Giuria che ha selezionato i testi in concorso, dopo i saluti istituzionali delle autorità presenti, tra le quali la presidente de Il Faro Irene Gallieni e Gabriele Rossi, consigliere della FBN. Ospite d’onore, lo studioso Giuseppe Cristofaro, docente di letteratura per l’infanzia all’Università de L’Aquila. A seguire, la cerimonia di premiazione, che sarà presentta dalla giornalista e speaker radiofonica Azzurra Marcozzi alla presenza degli altri membri della giuria: Stefania Balestrieri, psicologa degli istituti Crocetti Cerulli di Giulianova; Laura Daniele, docente dell’Istituto Comprensivo Giulianova 1 e Anna Franca Rotini, docente di Lettere in pensione.
Con il primo classificato Nunzio Industria saranno premiati anche gli altri vincitori del concorso: per la sezione Scuole, gli studenti della scuola media Gabriele D’Annunzio di Roseto con La storia di Marilù e Alfonso, sul primo posto del podio; secondo classificato, l’autore Pasquale De Luca di Tropea (Reggio Calabria) con Lumachina e Lattughina, mentre terza classificata è risultata l’autrice Sara Palladini di Giulianova, con La voce della farfalla. La giuria ha inoltre scelto di conferire una segnalazione a Dalila Di Giuseppe, di Roseto degli Abruzzi (Teramo), per Il muro nella prateria; una menzione d’onore a Rosanna Zenobi di Tortoreto (Teramo) per Gelsomina dalle mani d’oro e una menzione all’IC Tortoreto, classe I E, con Il ragazzo e la principessa. Gli altri classificati sono, al quarto posto ex aequo, Andreina Moretti di Roseto  (Teramo) con Nel fantastico mondo dei balocchi e Vito Boccianti di Trieste, con Il palloncino; al quinto posto, Ennio Buonanno di Roma con Il viaggio di Giorgio e al sesto posto, infine, Willy Piccini di Trieste, con Chi trova un amico

Già. Chi trova un amico, trova un tesoro: come nell'isola di Stevenson. Ma anche nell'isola che non c'è ma può esserci, e forse ci sarà: perché basta volerlo. In fondo è anche questa la sfida - il messaggio di ottimismo della volontà - di un’iniziativa che vuole intrecciare cultura, educazione e solidarietà indicando simbolicamente una rotta da condividere: proprio come la luce di quel “Faro” che l’ha promossa e veicolata, ricordando - con i versi di Bennato - quale sia in sostanza la direzione da percorrere, nel viaggio della comunità educante: «Seconda stella a destra, questo è il cammino/ E poi dritto fino al mattino/ Poi la strada la trovi da te/ Porta all'isola che non c'è… E non è un’invenzione/ e neanche un gioco di parole/ Se ci credi ti basta, perché/ Poi la strada la trovi da te».
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