L'italiano come lingua seconda: al via un Master interuniversitario per attrezzare alle nuove sfide docenti e operatori

L'italiano come lingua seconda: al via un Master interuniversitario per attrezzare alle nuove sfide docenti e operatori
di Donatella Trotta
Martedì 2 Ottobre 2018, 16:47
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Un Master interuniversitario di primo livello per la didattica dell’italiano come lingua seconda, in un contesto migratorio quale quello attuale, che pone nuove sfide e richiede competenze (linguistiche come pure educative) sempre più specializzate. Un titolo teorico e pratico che sviluppi nuove abilità per un approccio costruttivo a differenti tipologie di discenti: bambini e adolescenti stranieri fuori d’Italia e/o inseriti nelle scuole italiane; adulti e anziani stranieri in Italia e all’estero, immigrati in Italia e studenti universitari in Italia e all’estero. Si chiama Feder-Ditals e lo indice, con un concorso pubblico per titoli (da un minimo di 14  aun massimo di 30 i posti riservati a residenti in Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Calabria, Puglia e Sicilia), l’Università degli studi di Napoli (Dipartimento di Scienze sociali e Cla, Centro Linguistico di Ateneo), in convenzione con l’Università per Stranieri di Siena (Centro Ditals). Tra gli obiettivi, precisati nel bando pubblicato sull’Albo ufficiale della “Federiuco II” nel sito web di Ateneo (www.unina.it), «fornire gli strumenti teorici e pratici  non solo a chi intraprende la carriera di docente, ma anche a coloro che, pur operando da anni come insegnanti, non hanno ricevuto una formazione» in questo specifico settore.
 
«Nella scuola, ma anche nelle università – spiega l’anglista Annamaria Lamarra, direttore del Cla-Centro Linguistico di Ateneo dell’università di Napoli Federico II – la compresenza di etnie diverse impone a insegnanti e ad operatori culturali di confrontarsi necessariamente con la tematica, per tanti nuova, dell’italiano come lingua seconda, ovvero straniera. In un momento oltretutto di grave depauperamento lessicale della nostra lingua, non solo per l’analfabetismo di ritorno o funzionale bensì pure per l’uso massiccio delle nuove tecnologie che induce a sintetiche semplificazioni paratattiche, a minare la ricchezza argomentativa e di sfumature del nostro bagaglio linguistico. In questo senso il Master punta a formare e riqualificare la preparazione specifica in tale àmbito, offrendo per un anno, attraverso 1500 ore complessive (con 60 crediti formativi e obbligo di frequenza per l’80 per cento) sia con lezioni frontali che in modalità tele impartita, seminari, attività di tirocinio o stage contenuti, metodi e tecniche per attrezzarsi alle nuove sfide, con un’adeguata “cassetta degli attrezzi”».
 
Sede amministrativa e didattica del Master, il Dipartimento di Scienze Sociali dell’università Federico II; scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione: entro e non oltre le ore 12 del 10 ottobre, secondo le modalità descritte nel bando citato. Il 18 ottobre invece, salvo eventuali avvisi di rinvio, la pubblicazione della graduatoria di merito: formulata da una apposita commissione giudicatrice, nominata con decreto rettorale, presieduta dal Coordinatore del Master e costituita da tre componenti – compreso il Coordinatore stesso - designati dal Consiglio scientifico del corso di specializzazione, coordinato da Enrica Amaturo del Dipartimento Scienze sociali e composto dal direttore del Cla Annamaria Lamarra, con Michela Cennamo (Dipartimento Studi umanistici), Pierangela Diadori Università per Stranieri di Siena), Patrizia Giuliano (Dipartimento Studi umanistici), Emiliano Grimaldi (Dipartimento Scienze sociali), Giustina Orientale Caputo (Dipartimento Scienze sociali), Roberto Serpieri (Dipartimento Scienze sociali), Maura Striano (Dipartimento studi umanistici), Donatella Troncarelli (Università per Stranieri di Siena), Sandra Vatrella (Cnr). Per info: cla@unina.it, fax 081 2534695.
 
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