Corrispondenza Filangieri-Franklin: una mostra al Consolato Generale d’Italia a Filadelfia

Posti già esauriti per l’inaugurazione dell’esposizione curata da un docente dell’Università Federico II

Filangieri e Franklin in ritratti d'epoca
Filangieri e Franklin in ritratti d'epoca
Marco Perillodi Marco Perillo
Mercoledì 17 Aprile 2024, 13:43
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Una vicenda che appassiona e che avvicina Napoli agli Stati Uniti e viceversa. Parliamo della corrispondenza intercorsa nel Settecento tra l’illuminista napoletano Gaetano Filangieri e il costituente statunitense Benjamin Franklin.

Mercoledì 24 aprile il Consolato Generale d’Italia a Filadelfia ospiterà l’inaugurazione della mostra “The Filangieri-Franklin Correspondence: an Enlightening Dialogue Between Italy and the USA”, curata a Amedeo Arena, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

L’esposizione, che riprende la mostra sul medesimo tema esposta nel settembre del 2022 presso l’Istituto italiano di cultura di San Francisco, si concentra proprio sul rapporto epistolare che è intercorso tra il 1782 ed il 1788 tra Filangieri e Franklin.

Il colophon della mostra presenta i due intellettuali del ‘700 e illustra il contesto nel quale il loro carteggio ebbe inizio; nove pannelli, poi, riportano la prima pagina e descrivono il contenuto delle lettere che costituiscono tale corrispondenza: sei inviate da Filangieri a Franklin, due inviate da Franklin a Filangieri ed una inviata a Franklin dalla vedova di Filangieri Charlotte Frendel.

L’inaugurazione della mostra, che ha già registrato il tutto esaurito, inizierà alle 17:30 di mercoledì 24 aprile 2024 con i saluti istituzionali della Console Generale d’Italia a Filadelfia Cristiana Mele. Seguiranno gli interventi introduttivi di Roger Bagnall, presidente della American Philosophical Society, e David Brigham, al vertice della Historical Society of Pennsylvania. Successivamente, Amedeo Arena, curatore della mostra, illustrerà il contenuto della mostra e si soffermerà sulla perdurante rilevanza della corrispondenza Filangieri-Franklin per i rapporti tra Italia e Stati Uniti.

 

La Console generale d’Italia a Filadelfia Cristiana Mele ha dichiarato: “a partire da mercoledì 24 aprile, il nostro Consolato generale ospiterà una mostra che ripercorre una corrispondenza fra le due sponde dell'Atlantico e sottolinea ancora una volta i vari livelli di connessione fra Italia  e Stati Uniti, l'intreccio tra Illuminismo napoletano e l'ethos statunitense. Si tratta di un illuminante esempio di come il dialogo e lo scambio di idee siano alla base delle migliori imprese politiche volte a durare e ad ispirare diverse generazioni."

Il prof. Roger Bagnall, presidente della American Philosophical Society, ha aggiunto: «E’ un immenso piacere per noi, alla American Philosophical Society prendere parte alla commemorazione dei legami intellettuali e di amicizia che hanno unito il nostro fondatore Benjamin Franklin ed il filosofo illuminista campano Gaetano Filangieri”» 

Il Dr. David Brigham, al vertice della Historical Society of Pennsylvania, ha commentato: «La corrispondenza tra Filangieri e Franklin dimostra l’importanza degli uomini di lettere nella diffusione degli ideali dell’illuminismo, ideali che hanno unito i popoli al di là dei confini nazionali in una ricerca condivisa di governi costituzionali che fossero giusti, equi ed inclusivi.

Tali lettere sono un importante esempio di come gli ideali possano trascendere i limiti dei nazionalismi per promuovere la causa condivisa dell’umanità». 

Il prof. Amedeo Arena, curatore della mostra, ha dichiarato: «Filangieri avrebbe voluto recarsi a Filadelfia per contribuire, insieme a Franklin, alla stesura del ‘Gran Codice’ degli Stati Uniti d’America. Quel viaggio non ebbe mai luogo e Filangieri e Franklin non si incontrarono mai. Eppure, il loro scambio epistolare ed il confronto tra le loro opere rivela una ‘corrispondenza’ più profonda, una straordinaria comunanza di ideali e di valori che hanno contribuito, nel tempo, a definire l'identità dell'Italia e degli Stati Uniti. Sono quindi estremamente onorato di presentare questa mostra sulla corrispondenza Filangieri-Franklin nella città di Filadelfia, che lo stesso Filangieri considerava ‘l’asilo delle virtù’, la ‘patria degli eroi’ e ‘l'unico posto’ in cui potesse essere felice. Proprio Filadelfia, il 4 luglio 2026, avranno luogo le celebrazioni per i 250 anni della Dichiarazione di indipendenza, le cui idee ispiratrici hanno costituto l’oggetto di una riflessione comune agli illuministi di entrambe le sponde dell’Atlantico».

La mostra ha ricevuto il patrocinio di tre comuni campani in cui ha vissuto Gaetano Filangieri (Napoli, Cava de’ Tirreni e Vico Equense), di due università (Federico II di Napoli e la University of Pennsylvania), di cinque istituzioni culturali (la American Philosophical Society, la Historical Society of Pennsylvania, il Museo Civico Filangieri e l’Accademia Filangieri di Partenope) e di due organizzazioni italoamericane (la National Italian American Foundation e la Sbarro Health Research Organization).

Il sindaco di Napoli, prof. Gaetano Manfredi, ha dichiarato: «Questa mostra conduce in un viaggio secolare che ripercorre non solo la storia, ma anche l'identità di due nazioni, Italia e Stati Uniti, accomunate dai valori condivisi di libertà e tolleranza. La grande influenza di Gaetano Filangieri su Benjamin Franklin, documentata da un fitto scambio di lettere esposte presso il Consolato generale d’Italia a Filadelfia, ci consente di affermare con orgoglio che c'è un po' di Napoli nella costituzione americana. Apprezzo molto lo sforzo compiuto dal prof. Amedeo Arena per aver contribuito a diffondere questo patrimonio dal valore storico inestimabile. Come amministrazione comunale, siamo in prima linea per provare a metterlo in pratica ogni giorno».

Il sindaco di Vico Equense Giuseppe Aiello ha dichiarato: «Eventi come questo rinforzano il concetto di identità. Vico Equense non è soltanto una città meravigliosa, ma anche una culla di eccellenze che fanno di questo territorio uno dei più suggestivi al mondo. L’influenza di una mente eccelsa, come quella di Gaetano Filangieri, sui costituenti americani ci consente di saggiare la pregnanza di tale pensiero. La mostra che lo vede protagonista insieme a Benjamin Franklin servirà a rafforzare il legame tra realtà distanti materialmente, ma unite da valori immortali».

Il sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli ha dichiarato: «Il patrocinio di Cava de’ Tirreni, concesso anche alla precedente mostra esposta dal prof. Arena presso l’Istituto Italiano di cultura di San Francisco, esprime una adesione piena della nostra città all’idea di ricordare e di mettere al centro della riflessione politica e istituzionale la figura straordinaria del Filangieri, che ha scritto a Cava de’ Tirreni una parte consistente de La Scienza della Legislazione. Aspetto di poter sviluppare i temi approfonditi in questa mostra anche nella nostra città, in una iniziativa che si potrà tenere eventualmente proprio nella sede del comune di Cava de’ Tirreni. I miei complimenti agli organizzatori».

La prof.ssa Ann Elizabeth Moyer, della University of Pennsylvania, ha dichiarato: «Questo scambio epistolare costituisce un capitolo essenziale nella storia della Repubblica delle Lettere. Dimostra il comune interesse per la legislazione, i diritti umani e la ragione che si respirava a Filadelfia e Napoli, di cui Franklin e Filangieri costituiscono le figure più emblematiche».

Il Direttore del Museo Civico Filangieri Paolo Jorio ha dichiarato: «L’importanza del carteggio tra Filangieri e Franklin costituisce per noi italiani, in particolare per Napoli, motivo di orgoglio e rinsalda sempre più gli antichi e prolifici rapporti di amicizia tra Italia e gli Stati Uniti».

Il Presidente dell’Accademia Filangieri di Partenope Benedetto Migliaccio ha affermato: «E’ necessario ricostruire i principi e gli ideali della corrispondenza Filangieri-Franklin, i cui temi restano di immutata attualità ai nostri giorni. Perciò accogliamo con entusiasmo l’esposizione delle lettere tra i due pensatori, oggi conservate presso il Museo Civico Filangieri di Napoli, fondato dal nipote di Gaetano Filangieri, e presso l’American Philosophical Society di Filadelfia, fondata dallo stesso Benjamin Franklin nel 174»”.

Il presidente della Sbarro Health Research Organization e Board member della National Italian American Foundation, prof. Antonio Giordano, ha dichiarato: «Desidero esprimere la mia gratitudine al prof. Arena per aver messo in evidenza il ruolo di Filangieri nella formazione del costituzionalismo americano. Come italiano alla guida di un istituto di ricerca attivo a Filadelfia da molti anni, posso attestare l'importanza di personalità come Filangieri, Beccaria e Mazzei per l'identità della comunità italo-americana. Supporto pienamente iniziative come questa, che celebrano l'importante contributo degli italiani al progresso degli Stati Uniti».

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