Al liceo Mangino di Pagani «L'arminuta» di Donatella Di Pietrantonio

Al liceo Mangino di Pagani «L'arminuta» di Donatella Di Pietrantonio
di Aldo Padovano
Martedì 6 Febbraio 2018, 11:59
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 febbraio al liceo scientifico "Mons. Bartolomeo Mangino" di Pagani sarà presentato il romanzo "L'arminuta", edito da "Einaudi" e vincitore del Premio Campiello 2017, assieme all'autrice Donatella Di Pietrantonio.

Spazio alla letteratura al liceo scientifico paganese guidato dalla dirigente scolastica Ezilda Pepe. Un gran bell'incontro con la Di Pietrantonio che segue il percorso avviato da anni con il gruppo "Giulio Einaudi Editore".

Dalle 15:30 di mercoledì 7 febbraio l'istituto scolastico paganese aprirà le porte a qualsiasi interessato, e soprattutto a tutti gli studenti paganesi, per la presentazione del romanzo "L'arminuta" che da diversi mesi sta riscuotendo un clamoroso successo di pubblico e di critica. Il libro approfondisce inoltre il tema del rapporto madre-figlio nei suoi lati più anomali e patologici.

Il titolo,  termine dialettale traducibile in "la ritornata"  si riferisce ad una tredicenne che, senza capirne la ragione, viene rimandata alla famiglia d'origine dopo essere vissuta fin da piccolina in una famiglia diversa che ha sempre creduto la sua. Si trova così ad affrontare una vita aspra, in un ambiente povero ed estraneo se non ostile.

Solo la sorella Adriana, di poco più piccola, il fratello grande Vincenzo e il piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e confusa, e con loro la tredicenne riesce a stabilire relazioni. Particolarmente difficile è il rapporto con la madre, anch'essa senza nome, posta a confronto con Adalgisa, l'altra madre, emblema di affetto, cura, protezione. Sul finale, il romanzo svela i dettagli della situazione e i motivi del trasferimento, conosciuti da tutti ma sottaciuti alla protagonista.

La narrazione, condotta in prima persona seguendo il filo cronologico, è articolata in brevi capitoli. Il linguaggio è asciutto, intensamente espressivo, e riflette nell'alternarsi tra la lingua e brevi inserti in dialetto il contrasto fra i due mondi in cui l'Arminuta vive.
© RIPRODUZIONE RISERVATA