Radiologo casertano si lancia dal cavalcavia ad Avellino

Radiologo casertano si lancia dal cavalcavia ad Avellino
di Barbara Ciarcia
Domenica 15 Aprile 2018, 14:48
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Avellino. Giovanni Carlo Quattrocchi, 52 anni, tecnico radiologo di Casapulla, da poche ore aveva fatto perdere ogni traccia di sé tanto che la moglie, seriamente preoccupata per quel misterioso allontanamento, aveva sporto denuncia ai Carabinieri. Il professionista era uscito di casa e volontariamente, a bordo di una Peugeot 206, avrà vagato chissà quanto prima di raggiungere, nella tarda serata di venerdì, il viadotto autostradale che attraversa il fiume Calore a pochi metri dal casello di Benevento, in direzione del capoluogo pugliese.

Ha lasciato l'utilitaria sul cavalcavia, e dopo aver tentato maldestramente di tagliarsi le vene dei polsi si è lanciato giù dal paracarri. Un volo di circa venti metri. Un impatto fatale, l'ennesimo dramma in Irpinia nel giro di pochi giorni. Nessuno ha assistito alla tragica scena. È stata l'auto, ferma ai bordi delle corsie di marcia della Napoli-Bari, in territorio di Castel del Lago, ad attirare, a distanza di qualche ora dalla sciagura, l'attenzione di una pattuglia della Polstrada della sottosezione di Grottaminarda.

Gli agenti si sono subito insospettiti per quella sosta anomala: hanno controllato l'auto e hanno attivato le procedure di rito per risalire al proprietario del veicolo prima di farla rimuovere da quel tratto a scorrimento veloce.
Dagli accertamenti effettuati dal personale della Polstrada è emersa la denuncia di scomparsa di Giovanni Carlo Quattrocchi fatta poche ore prima della moglie. Sono allora scattate le ricerche del cinquantaduenne nelle aree di servizio della Napoli-Bari e nei pressi delle uscite autostradali. Ma dell'uomo scomparso non vi era traccia lungo il circuito autostradale. Il mistero è stato risolto in poco tempo.

L'intuito investigativo ha infatti indotto i poliziotti in servizio a tentare di fare un giro di perlustrazione al di fuori della rete autostradale della A16. E un sospetto sinistro li ha così diretti sotto il cavalcavia di Castel del Lago: lì hanno fatto la macabra scoperta.

Il cadavere del professionista era riverso in un terreno, e a poco distanza c'erano chiazze di sangue. È stata prontamente attivata la macchina dei soccorsi e quella giudiziaria. Sul posto è giunta la Polizia Scientifica e un'ambulanza del 118: il personale medico ha eseguito una prima ispezione esterna al cadavere di Giovanni Carlo Quattrocchi. E solo dopo alcune ore il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Benevento, competente per territorio, ha disposto la rimozione del corpo e il trasferimento nell'obitorio dell'ospedale Rummo dove, nelle prossime ore, sarà sottoposto a un' ulteriore ispezione legale. Gli agenti della Scientifica, sempre su disposizione della magistratura sannita che ha aperto un fascicolo d'inchiesta a riguardo, hanno invece raccolto elementi utili a fare chiarezza sul decesso del professionista casertano.

 

Quattrocchi non ha lasciato alcun biglietto ma solo un alone di mistero sulle cause che lo hanno spinto a compiere un gesto estremo lontano da casa. Chissà quale insondabile meccanismo sia scattato nella mente del professionista? Gli inquirenti della Polstrada stanno cercando di rimettere insieme i vari, e ancora confusi, tasselli di una storia inquietante. Oltre alla ridda di ipotesi e interrogativi resta solo lo sconforto davanti a un dramma umano e all'impotenza di scongiurarlo.
Sono stati sempre gli agenti della Polstrada ad avvisare i familiari. Un doloroso adempimento, dopo avere sperato che non fosse accaduto nulla di grave.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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