Precari in bilico all'ospedale civile
di Caserta: vertice in prefettura

Precari in bilico all'ospedale civile di Caserta: vertice in prefettura
di Enzo Mulieri
Domenica 4 Novembre 2018, 09:00
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Nove licenziamenti in vista al reparto ostetricia presso l'Azienda ospedaliera S. Anna S. Sebastiano di Caserta. Alla fine di novembre l'ipotesi potrebbe tradursi in realtà per tanti operatori che si trovano in regime di somministrazione ormai da diversi anni e che dovrebbero essere sostituiti da altrettanti aventi diritto sulla base della graduatoria di mobilità vigente presso l'azienda ospedaliera. Nessuna irregolarità, quindi, in evidenza sul piano normativo; istanze affatto convergenti invece tra gli operatori subentranti e quelli uscenti per una criticità che sta mettendo in allarme anche gli altri 250 addetti interinali in servizio a Caserta (tra infermieri, assistenti socio sanitari, tecnici di laboratorio) che vedono a rischio le loro aspettative di stabilizzazione rivendicate già da anni.

Di qui la necessità di trovare una soluzione già dopodomani, in occasione del vertice che si terrà presso la Prefettura di Caserta ed al quale sono stati invitati a partecipare il Direttore generale dell'Azienda Mario Ferrante, il responsabile territoriale di Felsa Cisl Angelo Iodice, il presidente della Commissione regionale sanità Stefano Graziano, i segretari provinciali di Cgil, Cil e Uil, Coppola, Letizia e Farinari. Al centro dei lavori la necessità di dare risposte ad una vertenza dal profilo singolare e straordinario dal momento che vede in discussione due distinti, legittimi interessi; da una parte quello dei giovani in attesa di una collocazione lavorativa, dall'altra quello di tante professionalità che hanno garantito, sia pure in modalità precaria servizi essenziali in mancanza di personale.
 
L'incrocio di queste due condizioni costituisce tuttora il nodo di una diatriba continua, in assenza di adeguate procedure amministrative. «Ci vuole una regolamentazione - ne è fermamente convinto il segretario confederale della Cisl Nicola Cristiani - per cui è indispensabile chiamare in causa la Regione, sollecitando una misura che da una parte sia capace di rispettare la normativa sulla mobilità, dall'altra possa venire incontro alle richieste dei lavoratori somministrati mediante procedure concorsuali mirate e con specifiche premialità».. Il problema, per la verità , non è nuovo. E' già stato posto all'attenzione della massima istituzione territoriale nei mesi scorsi dall'onorevole Giampiero Zinzi attraverso una specifica interrogazione. «E' indubbio cosi ebbe a rilevare - che senza i lavoratori interinali attualmente impiegati, l'Aorn difficilmente riuscirebbe ad assicurare i livelli essenziali di assistenza.

Se da un lato è necessario superare lo strumento del ricorso a prestazioni di lavoro somministrato, dall'altro non si può pensare di abbandonare al proprio destino 250 persone che da tanti anni garantiscono il funzionamento di tanti reparti. Nella sua rivoluzione il Governatore De Luca dovrà assolutamente affrontare la questione con soluzioni che assicurino la piena trasparenza e che siano dignità ai lavoratori».
Di conseguenza viene avanzata l'idea di bandire sinanche un avviso pubblico per Caserta, pure a causa della carenza del personale . Per arrivare all'obiettivo serve un esame approfondito della vicenda, là dove si dovrebbe decidere del destino di operatori impiegati ininterrottamente da più di 10 anni, con punte di anzianità che risalgono all'anno 2000.

«E' la prima volta che viene programmato un confronto a cosi alto livello istituzionale - ha detto il segretario della Cisl Giovanni Letizia - sicuramente la verifica è importante, lo sarà ancor di piu se affronterà altre situazioni di difficoltà che pure noi registriamo. Il tutto nell'unico obiettivo di tutelare l'occupazione, di contribuire a migliorare i servizi dell'azienda e nell'interesse della stessa utenza».
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