Santa Maria Capua Vetere, maxi-processo su violenze in carcere: ex detenuto teste-chiave non si presenta

Alla prossima udienza sarà accompagnato a testimoniare dalle forze dell’ordine

L’esterno della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere
L’esterno della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere
di Biagio Salvati
Mercoledì 17 Aprile 2024, 23:57
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Sarà accompagnato in aula dai carabinieri, all’udienza del prossimo 29 aprile, l’ex detenuto Ciro Motti, 45 anni, di Aversa, uno dei testi-chiave al maxi processo sui pestaggi avvenuti nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020.

Oggi, la Corte di Assise di Santa Maria - presieduta dal magistrato Roberto Donatiello -  ha infatti disposto l’accompagnamento coattivo per il teste che si era detto impossibilitato di intervenire in aula a testimoniare, adducendo a malori e crisi d’asma, ma senza alcuna certificazione medica.

L'udienza è stata sospesa per oltre quattro ore in attesa dell'esito di una visita medica disposta dalla Corte presso il domicilio casertano del Motti (residente oggi a Roma), con la quale poi si è accertato che il teste era in condizioni di partecipare fisicamente in aula.

Nel maxi processo con 105 imputati, Motti è una delle tante parti offese: si tratta di una delle vittime dei pestaggi commessi, secondo l'accusa, da diversi agenti individuati dalla Procura della Repubblica sammaritana. Violenze avvenute nella cella numero 3 della quarta sezione del reparto Nilo, dove era ristretto l’ex detenuto quattro anni fa.

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