Gianluca l'immigrato «contromano»
dalla Domiziana al Ghana

Gianluca l'immigrato «contromano» dalla Domiziana al Ghana
di V​​incenzo Ammaliato
Lunedì 19 Marzo 2018, 16:30
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Sono decine di decine di migliaia le persone emigrate negli ultimi anni dai Paesi del corno d’Africa e che si sono trasferite a Castel Volturno alla ricerca di lavoro, con la prospettiva di una vita migliore. Lui, Gianluca Romeo, ha fatto il percorso al contrario, perché per realizzare i suoi sogni è partito dal centro domiziano e si è stabilito in Ghana. Oggi ha trentacinque anni, arrivò nella città di Kumasi quando ne aveva venticinque. Da allora si fa chiamare col nome d’arte Romeo Kwame Yeboah. Perché Gianluca qui fa l’attore e il cantante, attività che l’ha reso popolare in tutta la nazione. Bizzarra la sua storia: Gianluca racconta che quando viveva a Castel Volturno si sentiva più africano che italiano. Più che i suoi connazionali, frequentava la comunità d’immigrati domiziana, con la quale si trovava a suo perfetto agio.
«Appena arrivato in Ghana, invece, ho scoperto la mia italianità. Il mio modo di comportarmi, il mio d’essere europeo, è stato apprezzato da tutta la gente del posto – dice Gianluca – con la quale mi sono integrato immediatamente alla perfezione». Le prime esperienze lavorative del giovane di Castel Volturno in Ghana sono state al fianco di alcuni imprenditori italiani impegnati nel settore delle costruzioni. Gianluca ha imparato immediatamente la lingua del luogo; peraltro già conosceva bene l’inglese e un po’ di francese. Per cui ha lavorato essenzialmente come interprete. Poi, si è lanciato nel campo della ristorazione, ovviamente, avendo origini napoletane, come pizzaiolo. «A Napoli non ero riuscito a fare mai più dell’aiuto pizzaiolo – ricorda il trentacinquenne - qui, invece, ho aperto un locale tutto mio, dove preparavo delle pizze apprezzate da tutti». Sei anni fa, poi, la svolta artistica, con la partecipazione a un programma televisivo molto seguito in Ghana. Gianluca si è esibì in una piccola performance recitativa, reminiscenze di progetti teatrali cui aveva preso parte con passione quando frequentava la scuola media nella città alla foce del fiume Volturno. Eppure, bastò per essere notato da un produttore cinematografico locale, che gli affidò una parte in un suo film. Da allora ha recitato già in venti film locali, e da un anno sta provando anche nel campo della produzione musicale. Seguendo suoi lavori (alcuni sono caricati sul canale Youtube Rky official channel), si nota un territorio diverso dallo stereotipo che noi italiani abbiamo delle nazioni centroafricane. Non c’è degrado, né devastazione; tutt’altro. La città dove abita Gianluca sembra molto florida e lui conferma il particolare.
«Qui vivono più o meno tutti bene. I ritmi e le esigenze sono differenti da quelli europei – spiega Gianluca – e c’è un’esistenza più rilassata, senza la rincorsa all’arricchimento sfrenato. Purtroppo tanti giovani partono da queste aree verso l’Europa andando in contro a miseria e sconforto, soprattutto nella nostra Italia, perché attratti con l’inganno dalle immagini di benessere che trasmettono le televisioni. Ma farebbero meglio a restare qui che ci sono forse più opportunità che da noi». Per Gianluca sicuramente è stato così. Lui che in Italia ha provato a fare lavori d’ogni tipo, ma quello che guadagnava non gli bastava neanche per il sostentamento minimo, ha trovato la sua realizzazione non nel nord d’Italia o d’Europa, ma nel Sud del mondo. «Soprattutto – dice Gianluca – quando vivevo a Castel Volturno non sognavo neanche di poter fare l’artista. L’ho scoperto qui in Africa».
 
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