Ferito da colpo vagante a Parete, Luigi è ancora in coma

di Paolo Ventriglia
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PARETE. Non migliorano le condizioni di Luigi, il 14enne colpito da
un proiettile vagante la vigilia di Natale mentre passeggiava con
alcuni amici in via Vittorio Emanuele, la strada principale della
cittadina dell'Agro aversanano. È trascorsa ormai
più di una settimana da quel triste giorno e Luigi è
ancora ricoverato, in coma farmacologico, nel reparto di terapia
intensiva dell'ospedale «Sant'Anna e San
Sebastiano» di Caserta. Lo scorso 29 dicembre la
comunità di Parete si è mobilitata per la giovane
promessa del calcio locale: una fiaccolata in segno di
solidarietà nei confronti della famiglia ma soprattutto per
dire basta all'uso indiscriminato di armi e alla violenza
gratuita. Una marea di persone radunata in piazza Giovanni Paolo
II, erano in oltre tremila venuti anche dai comuni limitrofi, per
solidarizzare con la famiglia di Luigi che lotta ancora tra la vita
e la morte.
Una famiglia che si è chiusa nel proprio dolore ed ha chiesto ai concittadini di non rilasciare dichiarazioni alla stampa su quanto accaduto al ragazzo. Ciò nonostante qualche indiscrezione trapela e pare che qualche segno di miglioramento c'è. Naturalmente i medici del nosocomio casertano non si sbilanciano più di tanto. La situazione resta, comunque, grave ma stabile. Intanto sono sorti spontanei gruppi di preghiera che si raccolgono anche in luoghi non dedicati al culto, per chiedere che Luigi esca dal coma e ritorni a vivere come prima.
Mercoledì 3 Gennaio 2018, 16:02 - Ultimo aggiornamento: 03-01-2018 16:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Una famiglia che si è chiusa nel proprio dolore ed ha chiesto ai concittadini di non rilasciare dichiarazioni alla stampa su quanto accaduto al ragazzo. Ciò nonostante qualche indiscrezione trapela e pare che qualche segno di miglioramento c'è. Naturalmente i medici del nosocomio casertano non si sbilanciano più di tanto. La situazione resta, comunque, grave ma stabile. Intanto sono sorti spontanei gruppi di preghiera che si raccolgono anche in luoghi non dedicati al culto, per chiedere che Luigi esca dal coma e ritorni a vivere come prima.
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