Caserta, sequestrati 2500 chili di shoppers illegali: elevate sanzioni per 65mila euro

I controlli dei carabinieri forestali

Le shoppers illegali
Le shoppers illegali
Lunedì 22 Aprile 2024, 23:23
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Nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto del commercio illegale di shoppers, i carabinieri forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Caserta hanno svolto una specifica attività di verifica sul territorio della provincia, riscontrando la diffusa commercializzazione di borse in plastica fornite ai consumatori, per il trasporto di merci e prodotti, in violazione a quanto previsto dalla normativa di settore in quanto sprovviste di elementi identificativi nonché prive di diciture idonee attestanti gli spessori.

La commercializzazione di sacchetti non conformi alle norme comporta l’irrogazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 2500 euro fino ad arrivare a 25mila euro, importo variabile nell’ipotesi, ad esempio, di ingenti quantitativi commercializzati, oltre che il sequestro amministrativo dei sacchetti irregolari ai fini della confisca e distruzione.

Nello specifico, l’attività dei militari forestali del Nipaaf di Caserta ha consentito di disvelare l’esistenza di un sistema pressoché organizzato di piccoli intermediari/rivenditori che, sistematicamente, e attraverso una precisa suddivisione del territorio, distribuivano, nei vari punti vendita, oltre alle borse in plastica conformi, anche quelle irregolari, naturalmente sprovviste di qualsivoglia documentazione fiscale che potesse consentire all’organo controllore di poter risalire al produttore. 

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La campagna di controlli, che si è svolta nei principali comuni della provincia casertana, ha riguardato oltre cinquanta imprese tra esercizi commerciali, produttori, rivenditori all’ingrosso e al dettaglio, e si è conclusa con il sequestro di oltre 2500 chili di shoppers illegali, sprovviste delle indicazioni obbligatorie previste dalla vigente normativa, nonché delle attestazioni da parte degli enti certificatori accreditati circa il contenuto di materie plastiche rinnovabili, il cui standard, dal 2021, non deve essere inferiore al 60% della composizione totale. Per le violazioni riscontrate sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 65mila euro.

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