Notte rosa a Caserta, boom di presenze: «Ma musica troppo alta»

Centro storico invaso da famiglie e ragazzi: oltre 20mila persone

Notte rosa, boom di presenze
Notte rosa, boom di presenze
di Roberto Della Rocca
Lunedì 9 Ottobre 2023, 08:04 - Ultimo agg. 10:45
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Più luci che ombre sulla IV edizione della Notte Rosa che si è svolta nella notte tra sabato e domenica nelle strade del centro storico del capoluogo. L'obiettivo degli organizzatori, l'associazione Crea Grandi Eventi con il supporto di oltre 50 commercianti, era quello di confermare la grande affluenza dello scorso anno garantendo la maggiore ricaduta economica possibile alle attività commerciali, e svolgere una manifestazione tranquilla. Proprio sotto il profilo della sicurezza e dell'ordine pubblico la manifestazione è stata un successo grazie alle forze dell'ordine e ai vigili che hanno presidiato il centro.

A contribuire anche il fatto che in strada ci fossero tanti adulti e tante famiglie intrattenutisi fino alla chiusura dell'evento alle 2 di notte. Non sono mancati gli imprevisti come gli amplificatori a volume troppo elevato in largo San Sebastiano. La distanza tra i palchi, in fase di progettazione per la sicurezza, infatti, è stata calcolata tenendo conto dell'impatto acustico e per evitare disturbo al pubblico. Non sono mancate neppure perplessità e critiche di cui è consapevole anche l'organizzatore Cristian Franchi. «Il bilancio - dice - è stato positivo.

Ci fa piacere essere riusciti a confermare i numeri della scorsa edizione superando le 20mila presenze e aver attratto nuovamente tante famiglie e adulti che hanno confermato la tendenza a seguire le cover band, veri e propri elementi centrali della manifestazione».

I tanti spazi dedicati alla musica hanno dato modo, però, anche di riflettere sull'offerta ludica della serata: troppo spazio alle note ma nessun palco per spettacoli teatrali così come non erano presenti artisti di strada (visti nelle precedenti edizioni in corso Trieste) e nessuna scuola o associazione coinvolta per attività culturali. Tutte questioni legate da un fil rouge comune che è quello delle risorse a disposizione degli organizzatori. Non tutti i commercianti hanno aderito alla manifestazione e sono numerosi anche quelli che hanno deciso di tenere chiuse le serrande delle proprie attività, come in via San Giovanni, nonostante, dalle 21.30 a mezzanotte, sia stata attraversata da migliaia di persone intente a raggiungere le diverse aree degli spettacoli. «Nelle scorse edizioni avevamo portato trenta artisti di strada ma senza il supporto di tutti gli esercenti è insostenibile in termini di budget. Due artisti di strada costano 500 euro per mezz'ora di intrattenimento, una band con poco di più, suona per due ore» spiega Franchi che non esclude la possibilità di ottenere nuove adesioni per la prossima edizione. «Il nostro obiettivo - continua - è di migliorare sempre di più, spero che con l'importante conferma avuta quest'anno sempre più esercenti si uniscano a noi per costruire una quinta edizione più ricca e più grande che possa includere altri spazi della città fino a corso Giannone, piazza Vanvitelli e piazza Matteotti». 

La Notte rosa con i suoi spettacoli non ha costituito un particolare problema per i residenti eccezion fatta per la chiusura in piazza Dante trasformata in una vera e propria discoteca. A lamentarsene è la presidente del Comitato Vivibilità Cittadina Rosi Di Costanzo. «A parte il consigliare per il futuro aree più adatte a dei rave party come quello di ieri in piazza Dante ci tengo a precisare che il problema dei residenti non è certo la Notte rosa, che si svolge una volta l'anno, ma il fatto spiacevole che per noi sostiene tutti i weekend siamo costretti a vivere in una notte rosa sempre con musica a tutto volume e gran baccano che si protrae fino alle prime ore della mattina». Anche al termine degli eventi previsti dalla Notte rosa, intorno alle due di notte, in tanti si sono intrattenuti nelle piazze e nelle stradine del centro. «Ancora una volta è il mancato rispetto delle regole da parte di pochi esercenti a permettere un disturbo della quiete pubblica che è andato ben oltre quelli che sono gli orari consentiti dalla legge. Di questo proveremo a discutere nuovamente con il prefetto a cui chiederemo un incontro anche nella speranza conclude Di Costanzo di ottenere una ordinanza sulle emissioni acustiche dall'amministrazione». 

A confermare la linea dura da parte di Palazzo Castropignano è anche il vicesindaco Emiliano Casale che traccia un bilancio positivo della manifestazione: «Siamo soddisfatti per la buona affluenza e per la presenza di tante famiglie in città. Ho visto nei commercianti la volontà di riproporre e migliorare questa iniziativa. Da parte nostra, come già annunciato al termine del Tavolo per l'ordine e la sicurezza, c'è la volontà di procedere anche con chiusure e sanzioni in presenza di abusi gravi in fatto di inquinamento acustico». 

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