David, premiato “Io Capitano”, Mamadou ringrazia Caserta

All'ivoriano è ispirato il film di Garrone

L'attivista ivoriano Mamadou Kouassi
L'attivista ivoriano Mamadou Kouassi
Sabato 4 Maggio 2024, 13:03 - Ultimo agg. 15:58
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Ha ringraziato dal palco «Caserta» e dedicato i David di Donatello «alle ong che salvano le vite in mare e in terra e alle associazioni che costruiscono ponti e giustizia sociale», oltre a chiedere «la fine della guerra in Palestina».

Mamadou Kouassi Pli Adama, l'attivista ivoriano del Centro sociale Ex Canapificio di Caserta al cui viaggio migratorio per arrivare in Italia è ispirato il film “Io Capitano”, nonostante le luci delle ribalta, non ha dimenticato da dove arriva e neanche la sua missione di vita, che è di lottare per i diritti dei migranti e sensibilizzare i più giovani sulle vicende umane che portano tanti giovani, donne e bambini, ad intraprendere un viaggio verso la speranza ma ricco di pericoli e rischi.

 

«Sono molto contento delle 7 statuette conquistate ieri sera alla cerimonia del David di Donatello - dice Mamadou - e soprattutto quella per il miglior film è stata una sorpresa per tutti noi. Io Capitano è un film necessario, che spero adesso vedranno ancora tante altre persone, studenti, perché parla non solo della mia storia, ma della storia dei tanti e delle tante che scappano alla ricerca di una vita migliore rischiando la vita perché non esistono alternative legali. Lunedì - annuncia - sarò in una scuola a Santa Maria Capua Vetere, il 10 a San Nicola la strada e qualche giorno prima al salone del Libro di Torino». 

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