Caserta, bilancio in ritardo diffidati otto comuni

Termine scaduto, alert della prefettura: ora 20 giorni per evitare il commissario

Palazzo Castropignano
Palazzo Castropignano
di Daniela Volpecina
Lunedì 25 Marzo 2024, 09:05 - Ultimo agg. 12:37
4 Minuti di Lettura

Ratifica del bilancio di previsione: comuni in ritardo, il prefetto li diffida. Si tratta di Caserta, Castel Morrone, Lusciano, Maddaloni, Marzano Appio, Pietravairano, Prata sannita e Vairano Patenora. Il documento contabile avrebbe dovuto essere approvato in giunta entro il 15 marzo scorso. Così non è stato. E, immediato, come ogni anno, è scattato l'alert dell'Ufficio territoriale di Governo.

Se le amministrazioni non si attiveranno entro i termini previsti per legge, il prefetto Giuseppe Castaldo potrà nominare un commissario che predisporrà lo schema di bilancio d'ufficio e lo sottoporrà all'attenzione del consiglio comunale per l'approvazione. I ritardi andrebbero imputati, stando a quanto trapelato dagli uffici di piazza Vanvitelli, a una serie di controlli e verifiche ulteriori richiesti dal settore Ragioneria.

Qualche dubbio sarebbe sorto infatti in relazione a talune somme appostate nel piano triennale delle opere pubbliche a copertura di alcuni interventi. Dall'ufficio di Presidenza però fanno sapere che non c'è alcun problema e che la delibera sarà al vaglio della giunta nella giornata di oggi o al massimo domani. La documentazione verrà poi inoltrata al collegio dei revisori dei conti per ottenerne il parere. Entro giovedì dovrebbe invece essere convocata la riunione dei capigruppo per fissare la data della seduta monotematica di consiglio sul bilancio che dovrebbe tenersi, salvo rinvii, giovedì 4 aprile in prima e venerdì 5 aprile in seconda convocazione e comunque non oltre venti giorni dalla notifica della diffida del prefetto ai consiglieri.

I ritardi accumulati dall'Ente e il richiamo formale della prefettura hanno inevitabilmente innescato polemiche tra i consiglieri di maggioranza e opposizione. «Si tratta di una situazione estremamente grave denuncia Raffaele Giovine di Caserta Decide che si ripete ogni anno ormai.

Vorrei ricordare che nel 2023 il bilancio di previsione fu approvato addirittura ad agosto. Trattandosi di uno strumento di pianificazione andrebbe ratificato a fine dicembre per consentire al Comune di operare senza rallentamenti. La mancata approvazione del documento contabile impone infatti uno stop a molti interventi perché impedisce di spendere più di un dodicesimo delle somme previste per ogni capitolo di bilancio. Significa di fatto bloccare la città. Mi auguro che questa ennesima diffida possa spingere il sindaco e la giunta a fare una riflessione seria su come viene gestito l'ufficio Finanze, un settore che evidentemente non funziona come dovrebbe».

Rincara la dose il consigliere di Fdi, Pasquale Napoletano, che sul caso aveva già presentato una interrogazione a fine febbraio, alla quale è seguita nei giorni scorsi una lettera indirizzata all'assessora alle finanze, Gerardina Martino, e al segretario comunale Salvatore Massi: «In qualità di componente della commissione bilancio spiega ho appena scritto alle figure istituzionali di riferimento per conoscere i motivi per i quali l'atto non è ancora approdato in giunta e capire se sono stati inviati al prefetto i documenti richiesti. I ritardi cronici di questa amministrazione sono, a mio avviso, il segno evidente di una cattiva programmazione».

Video

Difende l'operato dell'Ente, il consigliere di Iv, Massimiliano Palmiero: «Le scadenze andrebbero sempre rispettate precisa l'esponente di maggioranza - ma se ritardare di una settimana consente di ottimizzare il bilancio e di portare in aula un documento inattaccabile, non mi sembra un fatto così grave. Sono comunque fiducioso sui tempi di approvazione e certo che l'atto sarà al vaglio dell'esecutivo prima di Pasqua». «Dispiace per la diffida e per i ritardi che, c'è da precisare, sono ascrivibili a questioni amministrative e non politiche fa notare la consigliera del Pd, Roberta Greco ma non bisogna dimenticare che siamo ancora un ente in dissesto, è giusto dunque soffermarsi e chiarire ogni aspetto prima di procedere per poter poi risanare i conti e garantire ai cittadini interventi concreti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA