Aldo Balestra
Diritto & Rovescio

Gli angeli del fango
restituiscono il sorriso

Un gruppo di ragazzi impegnati a spalare il fango nell'Emilia Romagna alluvionata
Un gruppo di ragazzi impegnati a spalare il fango nell'Emilia Romagna alluvionata
Aldo Balestradi Aldo Balestra
Domenica 21 Maggio 2023, 11:55 - Ultimo agg. 13:57
4 Minuti di Lettura

«Fango non ha tolto il sorriso» (Ansa, 19.05.2023, ore 18.26)
***

Ci sono due calle, bianche anzi candide. Oggi che è domenica svettano diritte e orgogliose dal fango, le ha lavate l'ultima pioggia di ieri, nel grande prato davanti all'abitazione di Patrizia, a Russi, in provincia di Ravenna. Il fango è ancora tanto, ha ricoperto la tenuta, ha invaso intere aree nell'abitazione, stravolta la dependance caruccia come nel libro delle favole, ha trascinato via tutto quello che ha trovato lungo il percorso. Fango scuro e freddo, che per ora ha cancellato la beltà di un luogo dove la gentilezza della mia amica Patrizia e la pacatezza serafica di Leonardo sono tratti distintivi di uno splendido luogo della bellissima e ospitale Romagna.

Quando il fango è arrivato, all'improvviso, Patrizia è fuggita al piano superiore della casa, al buio, senza energia elettrica, al freddo innaturale di un maggio violento e assassino. E' stata giorni lì, ad aspettare. Solo un piccolo generatore per ricaricare i cellulari ed avere (pochi) contatti con l'esterno, con i vicini di casa ci si è divisi il cibo che c'era e quello tirato fuori dal congelatore ormai non più alimentato. Ore, giorni, in un tempo sospeso, aspettando, «dove pensi di tutto, a quello che è accaduto, ma apprezzi di esser viva».

La paura non è passata. Ma la Romagna ha il cuore orgoglioso degli anziani e quello forte dei suoi giovani. «Sai, sono arrivati all'improvviso, inizialmente erano in quattro o cinque. Mi aveva telefonato una ragazza che conosco, laureata in Conservazione dei Beni Culturali, amante del bello e dell'arte. Mi ha detto:  “Dai, non disperare, che ora veniamo anche da te”. Io non so che volto hanno in realtà gli Angeli, ma quelli di Valentina, Marcello, Luca, Gabriella sì, avevano quelle sembianze. Leggeri, entusiasti, sorridenti. E poi sono arrivati gli altri, alla fine saranno stati almeno in quindici. Avevano un'energia incredibile, contagiosa.

Bardati alla meglio, con pale e scope, secchi. Scappavano da una parte all'altra, spalavano fango, s'ingegnavano, non riuscivano a credere alla quantità di melma entrata in casa. Non si sono fermati un momento, fino ad essere sfiniti dalla fatica, a sera. Ma una cosa non hanno mai perso, il sorriso».

Io non ho visto ancora il volto di Patrizia, non so se già riprende a sorridere anche lei. Ma quanta differenza, in un giorno, nel messaggio audio affidato a WhatsApp. Il tono della sua voce, greve quello di venerdì sera, rincuorato e speranzoso di sabato. «Siamo noi - racconta - che dobbiamo dare di più ai giovani, credere in loro, spingerli. Hanno un'energia non solo fisica, soprattutto mentale. Non si arrendono, chi ha il diritto, nella vita di ogni giorno, di non credere in loro fino a mortificarli, chi? Gli Angeli volano di casa in casa, in questi giorni, nelle campagne della mia Ravenna sott'acqua. Gli Angeli sono passati anche da casa mia, li ho conosciuti, non sono nemmeno riuscita a fotografarli tanta era l'emozione, ma hanno lasciato un profumo bello. Di vita».

Patrizia è un'artista di fama internazionale, una delle mosaiciste italiane più apprezzate, conosciuta e richiesta per le sue opere nel mondo. Le sue mani mettono insieme tessere di tutti i colori, prevale sempre un giallo oro, luccicante e nobile, dalla solennità bizantina alla fantasia moderna dei colori tutto si fonde ed è plasmato. Il fango ha interrotto il suo lavoro e danneggiato le sue opere. "Ma siamo vivi, sì siamo vivi. Ricominceremo, ci vorrà tempo, lo so. Però siamo gente che non s'arrende. Rialzeremo la testa, come le mie calle nel prato, più forti del fango. E' ancora un disastro, ma ovunque c'è il profumo di vita lasciato da Valentina e dai suoi amici. Gli Angeli sono passati di qui, volano di casa in casa. E io li ho visti, sai».
***
«Le risate saranno mescolate al dolore» (Salomone, prov. c. 14)

© RIPRODUZIONE RISERVATA