Svolta parco De Mita, affidamento ai privati: via libera dal Comune

Il polmone verde da 80mila metri quadri

Il Parco De Mita a Benevento
Il Parco De Mita a Benevento
di Paolo Bocchino
Mercoledì 11 Ottobre 2023, 10:03
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Un nuovo polmone verde da 80mila metri quadrati dove poter svolgere attività fisica e aggregazione sociale. È il Parco De Mita al rione Libertà che il Comune si appresta a presentare alla città dopo la lunga fase di gestazione falcidiata da traversìe procedurali ora in via di risoluzione. È già tempo di pensare alla gestione del bene, la cui realizzazione fu avviata nei primi anni Duemila. Un'area troppo impegnativa per pensare di condurla direttamente. La giunta comunale ha dato il via libera due giorni fa all'atto d'indirizzo per l'affidamento in concessione d'uso con finalità di recupero ambientale e fruizione urbana del compendio ubicato tra Santa Maria degli Angeli e ponte Tibaldi. Oltre otto ettari di essenze arboree e spazi ottimali per l'esercizio fisico, il fitness, ma anche per lo svolgimento di manifestazioni culturali ed eventi.

Non a caso il sito, con il suo noceto iconico e gli scorci mozzafiato sulla Dormiente, ha già fatto da location alle riprese de «La Divina Cometa», l'ultima pellicola girata da regista da Mimmo Paladino. Ma si candida ad essere anche una palestra all'aperto ideale per i tanti runner presenti in città, per gli appassionati delle due ruote, e per famiglie alla ricerca di qualche ora di benessere e spensieratezza. Fatte le debite proporzioni, il «Parco Verde» potrebbe diventare per Benevento ciò che Capodimonte è per i napoletani. Ma come sempre, tra l'inaugurare e l'utilizzare c'è di mezzo la gestione. Nodo che l'esecutivo Mastella pensa di sciogliere grazie alla partnership con privati o soggetti associativi che ne abbiano le prerogative.

Il deliberato approvato due giorni fa, su proposta dell'assessore al Patrimonio Attilio Cappa, chiarisce come «la struttura non può essere gestita in proprio dal Comune, e non può costituire generatore di entrate per i primi 5 anni».

Pertanto, «l'amministrazione vorrebbe adibire il bene a strutture/centri che offrano servizi volti all'intrattenimento, al tempo libero e alla promozione della cultura, nonché sostegno sociale». Ma chi avrà le credenziali per ottenere in concessione un bene così ampio e probante? L'atto di giunta anticipa che saranno considerati «operatori adeguatamente qualificati sia enti del terzo settore che associazioni, anche non riconosciute, e le persone giuridiche, anche riunite in consorzi o in associazioni di imprese per la valorizzazione e la gestione dell'immobile, con comprovata esperienza almeno triennale nel settore». Si potrà dunque costituire anche una società di scopo, purché in grado di mettere sul tavolo un minimo di background specifico.

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Gli interessati dovranno impegnarsi, tra l'altro, a «manutenere a proprie spese la struttura per renderla idonea ad essere adibita a struttura di interesse sociale, acquisire qualsiasi autorizzazione necessaria allo svolgimento delle attività, farsi carico della manutenzione ordinaria della struttura ai fini della corretta conservazione del bene, della custodia, della sorveglianza e della pulizia». Un impegno economico di non poco conto che i privati dovrebbero coprire con i proventi degli spettacoli organizzati nell'arena da 400 posti, grazie al bar che verrà allestito nell'area eventi, e attraverso altre iniziative da inserire in progetto.

Il Comune confida di poter individuare il gestore in tempi brevi: «L'avviso per l'acquisizione delle manifestazioni d'interesse è prossimo all'uscita - anticipa l'assessore Cappa -. Resterà in pubblicazione 30 giorni, dopodiché si effettuerà la valutazione dei requisiti e la comparazione delle offerte. Entro dicembre contiamo di avere il nome del soggetto gestore di un bene di incomparabile bellezza e importanza per la città». Scelta che dovrebbe precedere a stretto giro l'usuale taglio del nastro, previsto per Natale.

 

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