Benevento, spaccia mentre è ai domiciliari: finisce in cella

Nei suo confronti è stata emessa un ordinanza di custodia cautelare a firma del Gip Pietro Vinetti

I carabinieri sanniti durante un'operazione
I carabinieri sanniti durante un'operazione
di Enrico Marra
Venerdì 19 Aprile 2024, 00:00
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Spacciava droga in città ed ieri mattina è finito in carcere. I carabinieri della Compagnia di Benevento hanno arrestato Roberto Fallarino 33 anni, beneventano, già noto alle forze dell'ordine. Nei suo confronti è stata emessa un ordinanza di custodia cautelare a firma del Gip Pietro Vinetti con indagini portate avanti dalla Procura della Repubblica diretta da Aldo Policastro e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Filomena Patrizia Rosa. A Roberto Fallarino viene contestato lo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo crack e cocaina, ed è difeso da Antonio Leone. L’attività d’indagine trae origine da un controllo che risale al maggio dello scorso anno, eseguito da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile su un veicolo a bordo di un'auto Opel sul quale viaggiava una coppia che era stata notata, poco prima, uscire dall’abitazione di Fallarino.

La successiva perquisizione veicolare e personale consentiva di rinvenire una dose di hashish.

Un punto di partenza dell' attività investigativa, con l'apporto di attività tecniche, installazione di videocamera posta nelle vicinanze dell’abitazione dell'uomo, escussione di persone informate dei fatti, perquisizioni e sequestri, che consentivano di individuare una quotidiana, anche notturna, attività di spaccio posta in essere da Fallarino che, nonostante risultasse, all’inizio dell’indagine, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari ( una misura emessa da altra autorità giudiziaria nell’ambito di altro procedimento per altri fatti reato, poi attenuata dal Tribunale del riesame con obbligo di dimora e di firma) continuava nella sua attività di spaccio.

L'indagato operava quasi esclusivamente durante la notte mediante il lancio dello stupefacente dalla finestra della propria abitazione e, in alcuni casi, ricevendo con analoghe modalità il denaro da parte dei numerosi clienti. Sulla scorta degli elementi raccolti il Giudice per le Indagini preliminari, condivideva la richiesta della Procura, ritenendo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza.

Un provvedimento della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato fondato sulla necessità della detenzione, tenuto conto che lo spaccio avveniva nonostante la misura cautelare, che lo riguardava, scaturita da altro procedimento per fatti della stessa specie di quelli che gli vengono addebitati.

Inoltre a carico dell’indagato ci sono altri procedimenti sempre per fatti analoghi. I carabinieri nel notificare l'ordinanza a Roberto Fallarino hanno provveduto anche ad una perquisizione nella sua abitazione dove veniva sequestrata della cocaina a dimostrazione della sua attività di spaccio. Nelle prossime ore l'interrogatorio da parte del Gip durante il quale l’arrestato potrà difendersi e chiarire la sua posizione in merito alle accuse.

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