San Giorgio del Sannio. Gestione dei rifiuti, l'ombra dei Casalesi: Comune perquisito

Gli uomini della Dda anche a casa del sindaco, sequestrati pc e cellulari di Ciammpi

San Giorgio del Sannio. Gestione dei rifiuti, l'ombra dei Casalesi: Comune perquisito
San Giorgio del Sannio. Gestione dei rifiuti, l'ombra dei Casalesi: Comune perquisito
di Mary Liguori
Giovedì 5 Ottobre 2023, 09:05
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Una serie di incontri monitorati dai carabinieri durante i quali imprenditori del settore della sanificazione dei locali pubblici avrebbero pagato per assicurarsi appalti presso sedi comunali, ospedaliere e Asl. È lo scheletro del decreto di sequestro e perquisizione spiccato dalla Dda di Napoli a carico di un gruppetto di amministratori pubblici, imprenditori e politici che ieri hanno dovuto consegnare documenti, pc e telefonini ai carabinieri del comando provinciale di Caserta. Dai Comuni di Arienzo, in provincia di Caserta, e di San Giorgio del Sannio, nel Beneventano, i militari si sono poi spostati nelle sedi di alcune ditte che si occupano di pulizie in locali pubblici.

Al centro della ricostruzione c'è la figura dell'ex consigliere regionale Nicola Ferraro che, secondo quanto si legge agli atti, si sarebbe servito degli imprenditori Domenico Romano ed Enzo Agizza (zio e nipote, in passato ritenuti vicini ai Nuvoletta) e Paolo Onofrio per «infiltrare società a lui riconducibili nel settore rifiuti e sanificazione pubblica allo scopo di ottenere somme di denaro in parte destinate al clan dei casalesi».

Coordinati dalla Dda di Napoli, i carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno eseguito un decreto di sequestro e perquisizione a carico di Nicola e Luigi Ferraro, il primo, secondo la Dda «ha monopolizzato la gestione dei servizi di sanificazione in diversi Comuni, ospedali e sedi Asl».

Il primo dicembre del 2022 i carabinieri hanno fotografato un incontro tra Luigi Ferraro e i due imprenditori in un bar di Carinaro, durante la consegna di una somma di denaro ritenuta, dagli investigatori, una tangente. Il filo che unisce i due comuni sarebbero ex amministratori pubblici già al centro di scandali giudiziari. Gli stessi imprenditori, qualche tempo dopo, vengono filmati mentre incontrano un funzionario della Soresa, Massimo Sibilio, con incarichi di Rup nei procedimenti di gara. Perquisito anche Luigi Bosco, ex consigliere regionale candidato alle Europee. Agli atti la sua figura viene indicata più volte in compagnia degli imprenditori Giuseppe e Luigi Rea, entrambi ritenuti legati a Ferraro.
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I carabinieri hanno poi perquisito gli uffici e le abitazioni dei sindaci di Arienzo, Giuseppe Guida, e di San Giorgio del Sannio, Angelo Ciampi. Acquisizioni di atti anche a carico degli imprenditori Vittorio e Carlo Ciummo, Dario De Gregorio, Davide Gallo, Antonio Montanino, Vincenzo Solaro, Gabriele D'Annunzio, Antonio Innocente, Pietropaolo Ferraiuolo, Felice Foresta, Aniello e Carlo Ilario, Eugenia Iemmino, Nicola Moyyols, Anna Lenzuolo. Il decreto della Dda è teso ad acquisire nel breve termine il maggior numero di elementi possibile al fine di evitare che vadano disperse prove di eventuali reati commessi. Si tratta dunque di un'inchiesta alle sue primissime battute e proprio per questa ragione l'azione della magistratura è volta a fare chiarezza anche sulla eventuale estraneità ai fatti da parte dei soggetti perquisiti.

Torna dunque al centro di un'indagine Nicola Ferraro, ex consigliere regionale dell'Udeur implicato in diverse vicende giudiziarie, l'ultima della quale ha portato alla confisca dei suoi beni, per avere intascato illegittimamente per tre anni il vitalizio post-carica in Regione. In precedenza, Ferraro era stato coinvolto in indagini su appalti, criminalità, gestione dei servizi pubblici e altro.
Il sindaco di Arienzo, Guida, si è detto «sereno» attraverso un post su Facebook. È difeso dall'avvocato Renato Jappelli. Il sindaco di San Giorgio del Sannio, Ciampi, è invece rappresentato da Pierluigi Pugliese.
 

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