Si allarga sempre di più il fronte del "no" al progetto relativo all'impianto eolico della potenza complessiva di 60 mw a Pietrelcina in località Difesa e Maitine, con opere connesse ricadenti nei Comuni di Pesco Sannita e Benevento, proposto dalla Plc Power srl di Acerra. Comuni, associazioni, frati cappuccini, Archeoclub di Pietrelcina, tantissime altre categorie e organizzazioni culturali del Sannio, operatori commerciali e turistici, ma anche personalità istituzionali e politiche sono scese in campo. La mobilitazione, partita dal sindaco di Benevento Clemente Mastella con il suo omologo di Pietrelcina, Domenico Masone, si estesa a quanti ritengono che la realizzazione del mega parco avrebbe effetti ambientali ed economici devastanti per il territorio.
Nicola Gentile, primo cittadino di Pesco Sannita, ha provveduto a inviare al ministero della Transizione Ecologica un apposito dossier e, intanto, ha già convocato il consiglio comunale per coinvolgere il paese. «Innanzitutto ci tengo a precisare che non sono contrario all'eolico o alle rinnovabili a prescindere.
Netta anche la posizione del presidente di Legambiente Benevento, Antonio Basile: «Come associazione è noto che siamo a favore dell'eolico perché, tra tutte le forme di produzione di energia, è quella meno impattante a livello di inquinamento atmosferico. In questo caso specifico che generalmente non si considera, c'è, però, l'aspetto paesaggistico. Vanno considerati, al di là del discorso numerico, quello estetico, il rispetto dei valori, i crinali di quelle che sono aree verdi e agricole. Non possiamo dimenticarcelo. Soprattutto noi che siamo locali. La direttrice Benevento-Pietrelcina è un attrattore importantissimo di turisti e pellegrini da tutta Italia ed estero. Bisogna trovare un'altra location meno impattante».
Mario Lombardi, tour operator è preoccupato: «Ci sarebbe un impatto ambientale pazzesco. Non si può deturpare un paesaggio come quello di Pietrelcina che è a totale vocazione turistica. Per non parlare del fatto che, parte della zona interessata al progetto, è zona sottoposta a vincolo archeologico per l'esistenza di siti come il fortilizio a fontana dei Fieri, casa dei briganti, il rinvenimento di reperti di una villa romana e altri ancora. Infine, dopo aver letto il servizio del Mattino sullo zoo, penso ai titolari che hanno fatto enormi sacrifici per realizzarlo e vedranno tutto vanificato». Per il ristoratore Giuseppe Pedicini «il parco eolico sarebbe una tragedia. La fine del turismo che ci consente di sbarcare il lunario. Chiedo ai politici di fermare tutto».