Cam, stop produzione: protesta
degli operai, una giornata di sit in

Cam, stop produzione: protesta degli operai, una giornata di sit in
di Giovanna Di Notte
Mercoledì 15 Settembre 2021, 09:32
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Cancelli chiusi e produzione bloccata. Gli operai della Cam, azienda del settore aerospaziale, ieri mattina si sono riuniti davanti alla sede sannita del gruppo Dema, dove lavorano ben 160 persone. È stata una protesta pacifica, l'obiettivo era lanciare un segnale e chiedere interventi urgenti alle istituzioni. Il presidio dei lavoratori è cominciato all'alba ed è terminato nel tardo pomeriggio.
«Vogliamo dare un segnale forte ha spiegato Stefano Soreca, segretario provinciale della Fiom-Cgil di Benevento - questi lavoratori vivono un grande disagio da anni e non è più una situazione sostenibile. Inoltre, c'è una procedura aperta per il licenziamento di 56 unità. Ma non solo, attualmente i dipendenti sono tutti in cassa integrazione e questa terminerà a dicembre». Da mesi, infatti, i lavoratori impiegati nei vari reparti sono in cassa integrazione. Dunque, il problema riguarda tutti: impiegati e operai. «Un pezzo del futuro del Sannio è destinato a morire» si legge sullo striscione comparso davanti i cancelli della fabbrica di Paolisi. È l'ennesimo grido d'allarme lanciato dagli operai dello stabilimento caudino. «Stiamo manifestando ha aggiunto il sindacalista Fiom-Cgil, Francesco De Falco perché molti lavoratori faticano ad arrivare a fine mese e siamo molto preoccupati in quanto la Cam non avrà la possibilità di usufruire di ulteriori ammortizzatori sociali, questo provocherebbe un forte impatto sociale per la valle Caudina». Della stessa opinione gli altri rappresentati sindacali presenti alla manifestazione. «Protestiamo ha evidenziato Bartolomeo Ciambriello della Uil - anche contro le modalità con le quali l'azienda ci comunica le cose. Inoltre, stiamo lavorando pochi giorni al mese e questo, inevitabilmente, ci crea difficoltà economiche».

Augusto Panico della Fim Cisl ha chiesto maggiore trasparenza all'azienda: «Gli operai sono esasperati ha affermato e ora aspettiamo la voce delle istituzioni per porre fine a questa agonia che ci massacra da anni, c'è bisogno di maggiore dialogo con l'azienda, questa situazione ci sta creando un forte disagio a livello economico e mentale».

Secondo il primo cittadino di Paolisi, che in mattinata ha raggiunto i manifestanti per ascoltare il loro appello, è necessario il dialogo tra l'azienda e gli operai per trovare insieme una soluzione. «È un momento di incertezza che viene da lontano a causa della crisi del settore aerospaziale, come istituzioni saremo particolarmente attenti - ha dichiarato Maietta - e faremo di tutto per salvare i posti di lavoro». La fascia tricolore sannita ha anche precisato che ha ricevuto rassicurazioni dall'azienda: «Ci hanno comunicato che c'è un piano d'investimenti per i prossimi quattro anni e questo dovrebbe evitare i licenziamenti. Dunque, adesso bisogna lavorare uniti per la risoluzione delle problematiche e per attuare questo piano».

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A unirsi al coro degli operai è Domenico Mauro, già coordinatore provinciale di Forza Italia, che è intervenuto sulla vicenda per chiedere al prefetto la convocazione di un tavolo con i rappresentanti sindacali, aziendali e del Ministero competente. «Questa condizione si trascina dal 2018, adesso basta con le passerelle politiche, bisogna agire velocemente. Stiamo parlando ha sottolineato Mauro - del futuro di centinaia di famiglie. Con questa crisi rischiamo anche la desertificazione della valle Caudina».
Il presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, ha espresso piena solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie ed ha annunciato che la Provincia «è disponibile, nei limiti delle proprie competenze, a fare la propria parte». Spero - ha concluso Di Maria - che si possano determinare le condizioni per un dialogo tra i lavoratori e la direzione aziendale capaci di scongiurare il traumatico ed inaccettabile ridimensionamento di una bella realtà produttiva».
 

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