Custodia e guardiania dell'Hortus conclusus, ancora polemiche. Mara Franzese, presidente della commissione cultura a Palazzo Mosti, così risponde agli interrogativi sollevati da Luigi Diego Perifano (Apb) sulla scelta di affidarsi ad una coop pugliese: «Se la sua preoccupazione maggiore rispetto all’affidamento del servizio è quella che sia data un’opportunità di lavoro a giovani di Benevento, sappia che la cooperativa sociale incaricata dal Comune impiega, con contratto a tempo indeterminato e tredici mensilità proprio due giovani della città».
Inoltre, precisa ancora Franzese, «nessuno ha mai minimamente pensato che a Benevento non si trovasse una cooperativa in grado di svolgere questo servizio. Ma uno screening tra le aziende del territorio non ha dato esiti entusiasmanti, soprattutto per l'esiguità dell’affidamento (37mila euro).
Pronta la controreplica di Perifano: «Mi fa piacere per i due giovani, ma come fate a saperlo? La coop barese è stata contattata sul mercato elettronico. A meno che - ma non voglio crederlo, perché la legge non lo prevede - la trattativa diretta non includesse anche il pacchetto assunzioni». Quanto all'asserito disinteresse degli operatori locali, «prendo atto che a Benevento, grazie ai miracoli della Giunta in carica - ironizza Perifano - è stata azzerata la disoccupazione, in tutti i settori produttivi si pagano stipendioni molto alti, i giovani sono subissati da offerte di lavoro per cui fanno gli schizzinosi, e i nostri operatori non si “entusiasmano” per un contratto da 5000 euro mensili per aprire e chiudere l’Hortus.Chiamate il generale Vannacci che troverà l’ispirazione per scrivere un altro capitolo del suo capo d’opera:“ Il mondo al contrario“».