Addio a Bartone, sindaco storico:
sette mandati con la fascia

Addio a Bartone, sindaco storico: sette mandati con la fascia
di Gianluca Brignola
Martedì 11 Settembre 2018, 11:00
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PUGLIANELLO - Lacrime, commozione e il dolore di un'intera comunità. Un dramma collettivo, quello vissuto nella giornata di ieri a Puglianello per la scomparsa, all'età di 63 anni, del sindaco Tonino Bartone, al termine di una lunga e terribile malattia. La notizia si è diffusa rapidamente, nella tarda mattinata, facendo sin dalle prime battute il giro dell'intera provincia. Il decesso è avvenuto alle 12.30 presso l'abitazione del primo cittadino, a poca distanza dal centro abitato. Al suo fianco la moglie Mirella e i due figli Giuseppe e Valentino. Da lì un flusso continuo e ininterrotto di amici e conoscenti, praticamente tutto il paese, tutta la valle Telesina che ha atteso dapprima l'arrivo del feretro presso la casa comunale, in via Pitò, riversandosi poi in maniera ordinata e composta nella camera ardente allestita all'interno dell'aula consiliare. Nel pomeriggio di oggi, alle 17.30, il funerale presso la parrocchia di San Giacomo Apostolo, che sarà celebrato dal vescovo della diocesi di Cerreto don Mimmo Battaglia e dai parroci don Riccardo Pulcrino e don Pino Di Santo. Proclamato il lutto cittadino. Un ultimo doveroso omaggio all'uomo, al sindaco, al rappresentante delle istituzioni, alla fascia tricolore indossata sino all'ultimo respiro.
 
Una malattia mai nascosta, quella di Bartone, vissuta tra la gente, la sua gente, giorno dopo giorno. «Un guerriero, un combattente che ha lottato senza mai arrendersi, senza mai perdere la speranza, sempre e comunque al servizio della comunità». Il ricordo commosso dei tanti concittadini in fila all'ingresso del municipio. Per tutti «il sindaco» o più semplicemente Tonino nato e cresciuto in questa piccola parte di entroterra campano, protagonista indiscusso della scena politica degli ultimi trent'anni a Puglianello così come nel resto del comprensorio. Una storia che parte infatti già negli anni 80 con i primi incarichi nell'amministrazione cittadina. Un moderato, ma allo stesso tempo caparbio e determinato. Nel dicembre del 1990 la prima sindacatura confermata poi con la vittoria nel 1992 con un monocolore DC ed ancora nel 1997 con la prima elezione diretta alla carica di sindaco, da solo contro il quorum, che in quell'occasione lo premiò con un'affluenza di poco superiore il 68 per cento. L'inizio dell'era Bartone interrotta da una piccola parentesi nel 2007, al raggiungimento dei 2 mandati consecutivi, dalla breve legislatura guidata da Antonello Pacelli e il conseguente ritorno alle urne appena 12 mesi più tardi, nel 2008. Nello stesso anno tenterà anche la corsa, senza successo, per uno scranno alla «Rocca», tra le fila dell'Udeur, ottenendo oltre il 10 per cento dei consensi nel collegio. Da allora sempre e solo vittorie schiaccianti per il suo sodalizio, «Uniti e coerenti», sino allo scorso 10 giugno e al settimo mandato da primo cittadino, un plebiscito: con lui il 73% degli aventi diritto. Una campagna elettorale vissuta senza troppi clamori, con garbo ed educazione, mai sopra le righe. Una sola uscita pubblica, un solo comizio e poi di nuovo sulla scena per la proclamazione degli eletti e per il consiglio comunale di insediamento. Una delicata fase amministrativa che sarà ora guidata dal vice sindaco Francesco Maria Rubano e dai consiglieri eletti nell'ultima tornata elettorale nell'attesa di ulteriori decisioni in merito che saranno prese dal prefetto di Benevento e quindi il ritorno alle urne alla prima data utile.
 
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