Avellino, la Lega dichiara guerra
al sindaco Ciampi sullo smog

Avellino, la Lega dichiara guerra al sindaco Ciampi sullo smog
di Flavio Coppola
Domenica 18 Novembre 2018, 12:30
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Il veleno delle polveri sottili inquina pure i rapporti in maggioranza. La risicata pattuglia a sostegno dell'amministrazione Ciampi si spacca ancora una volta. Aut aut della Lega al primo cittadino: «O si cambia passo o siamo pronti a mandarlo a casa. Spunti critici, ma decisamente più lievi, pure dai consiglieri Ettore Iacovacci («Avellino Democratica») e Adriana Percopo («Avellino libera è progressista»).

La durissima posizione dei leghisti è stata illustrata dal capogruppo, Damiano Genovese, e dal consigliere Sabino Morano: «Finora, abbiamo dato fiducia al sindaco, non al Movimento - chiarisce Genovese - ma sta mostrando una sempre chiara incapacità di amministrare. Non era questo il momento per un provvedimento così impattante. Con maggiore lungimiranza, si poteva agire prima». A questo punto, non esclude che i salviniani possano arrivare ad apporre la propria firma in calce ad un ipotetico documento di dimissioni in massa dal notaio. «Non voteremo mai un mozione politica del Pd o dei «Popolari osserva - Ma finora abbiamo chiesto pazienza ai nostri elettori. Evidentemente abbiamo sbagliato la valutazione».
 
Nel merito dell'azione di contrasto alle polveri sottili, si sofferma Morano: «La nostra è una totale presa di distanze. La questione dell'inquinamento era ampiamente nota e noi abbiamo detto più volte al sindaco che servivano interventi strutturali: dai nuovi parcheggi, alla viabilità alternativa. Invece ci si muove in continuità con la precedente amministrazione, solo con provvedimenti emergenziali». Nel frattempo accusa - «mentre si impedisce quasi a tutti di circolare, continuano altre forme di trasporto pubblico assolutamente inquinanti». Di qui l'aut aut: «La nostra apertura di credito si è esaurita. Dopo una sfilza di annunci, pretendiamo un cambio di passo». La svolta invocata dalla Lega riguarda pure il dissesto finanziario: «Ci saremo se l'operazione verità sarà condotta fino in fondo; o denunceremo fortemente eventuali accordi trasversali di cui più volte abbiamo sospettato l'esistenza».

A spezzare una lancia in favore dell'esecutivo, invece, è il capogruppo di «Avellino Democratica», Ettore Iacovacci: «Visti i problemi che abbiamo davanti, in questo momento, ritengo che si debba fare squadra intorno al sindaco. Le critiche - è l'attacco alla Lega - si fanno al tavolo di maggioranza e non in conferenza stampa. Altrimenti sembra che si stia già facendo campagna elettorale». Nel merito, Iacovacci pensa che «forse Ciampi non ha spiegato bene il fine dell'ordinanza. Per molti giorni, non abbiamo ottenuto i dati dell'Arpac, e ci sono giunti gli ultimi 6 sforamenti in una volta sola. Infine è necessario che le centraline vengano installate in più punti. Me ne farò portavoce».

Per Percopo, invece, «è auspicabile una modifica del protocollo, ed è evidente che anche gli altri comuni debbano fare la propria parte». Ma non manca qualche affondo all'amministrazione: «Allo tesso modo riflette la consigliera - è auspicabile che questo tipo di interventi vengano preparati con largo anticipo. In questo, non cè stata differenza con la vecchia amministrazione. Ma gli aut aut complicano solo il confronto con la città».

Al di fuori del Consiglio comunale, «Primavera Irpinia», con il coordinatore cittadino Paolo Ferraro, non fa sconti: Chi ha dato fiducia ai Cinque Stelle oggi riscontra un'incapacità totale». Ettore De Concilis, leader del Movimento nazionale per la sovranità, è sullo stesso solco: «Una città che già soffre gravi difficoltà economiche non può subire un'ordinanza così pesante».
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